Zoo pericoloso lungo le strade Travolto e ucciso un capriolo

Traffico azzerato e silenzio, gli animali selvatici sempre più vicini ai centri abitanti si riappropriano degli spazi. Oltre a scoiattoli e lepri la Forestale avvista le lontre 

Francesco Fain

È pericolo zoo sulle strade dell’Isontino. C’è sempre stato per la verità ma, in tempi di coronavirus e traffico quasi azzerato, il fenomeno ha conosciuto un’amplificazione. Notevole. Conferme arrivano dalla Forestale, dai vigili del fuoco ma anche da quei cittadini che, comunque, devono spostarsi per esigenze lavorative o impellenze inderogabili. Capita spesso di incrociare caprioli, scoiattoli, cinghiali, lepri. Ma non sempre si tratta di “teneri” incontri che riconciliano con il mondo e con l’eccezionale bellezza della natura.

Domenica sera, a Corona, si è verificato un’incidente con un’auto che ha travolto un capriolo che stava attraversando la strada. Nulla da fare per la povera bestiola, morta praticamente sul colpo in seguito all’urto violentissimo con la vettura.

Sul posto i pompieri e anche gli uomini della Forestale per il recupero del corpo ormai privo di vita dell’animale. E, nei giorni scorsi, anche una lepre è stata travolta e uccisa da una vettura in via Blanchis a Mossa con l’investitore che si è dato alla fuga visto che il cadavere è rimasto lì sull’asfalto per parecchie ore.

Pericolo zoo, dicevamo. «Questo è un periodo particolare, come ben sappiamo, con un virus subdolo che sta cambiando tutte le abitudini», premette Francesco Del Sordi che non parla tanto da assessore comunale all’Ambiente, quanto da agente della Forestale.

Il suo, dunque, è un punto di vista privilegiato, oltre che molto documentato in materia. «C’è poco traffico, regna il silenzio a causa delle misure restrittive che impongono ai cittadini di rimanere tutti a casa. E questo finisce con il far sì che gli animali selvatici si “reimpossessino” del territorio. Confermo che gli avvistamenti sono continui. Nella zona di Trieste, ad esempio, il problema cinghiali ora è riesploso. Il numero degli animali è più o meno lo stesso, solo che lo scarso rumore, il movimento pressoché azzerato, i minori fastidi hanno portato gli ungulati ad avvicinarsi alle strade, alle case. Nell’Isontino, non è infrequente vedere gli scoiattoli e la Forestale ha, persino, documentato la ricomparsa della lontra che era praticamente scomparsa».

Quando si incontra un animale selvatico, bisogna adottare anche una sorta di codice comportamentale. Che Del Sordi illustra. «Non bisogna mai avvicinarsi a un capriolo, a una lepre. E non va dato loro da mangiare. L’animale ci vede con un potenziale nemico naturale, quindi è consigliabile mantenere le distanze. Nella migliore delle ipotesi scappa via all’impazzata ma potrebbe avere anche una reazione diversa e aggressiva. Capisco che siamo cresciuti con il mito disneyano di Bambi ma è sempre meglio avere delle accortezze». In caso di incontri durante la guida, poi, indicazioni di buonsenso sono il ridurre la velocità, non iniziare inseguimenti, se possibile abbassare i fari o gli abbaglianti, dando così il tempo all’animale, probabilmente già infastidito dalle luci di allontanarsi senza ulteriore stress.

Nella zona del Collio, è probabile trovarsi all’improvviso di fronte un cinghiale se non addirittura una famigliola di ungulati. Si raccomanda inoltre massima attenzione alla guida e rispetto del codice della strada, evitando manovre pericolose per cercare di vedere gli animali. —

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