Addio a Gene Wilder, genio dell’ironia

Morto a 83 anni l’attore che interpretò “Frankenstein Jr” e “Mezzogiorno e mezzo di fuoco”. Fu tra i preferiti da Mel Brooks

NEW YORK. Gene Wilder, l’attore diventato una delle star più popolari e amate degli anni Settanta grazie ai suoi film con Mel Brooks, interprete dei memorabili personaggi eccentrici e nevrotici come il divertentissimo scienziato pazzo di Frankenstein Junior, è morto il 29 agosto nella sua casa di Smaford, nel Connecticut. Aveva 83 anni. Wilder era cresciuto nel Midwest, aveva studiato recitazione presso l’Old Vic in Inghilterra e univa le sue capacità di attore di teatro classico con lo humor particolare di Mel Brooks: «Il mio lavoro era di renderlo più sottile» spiegò una volta Wilder, mentre il suo lavoro era di rendermi più greve». Di fatto la loro fu uno dei più riusciti e divertenti sodalizii nel mondo del cinema.

Wilder, che ha girato nel 1972 con Woody Allen un’altra pellicola cult come Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere» (interpreta uno degli episodi più divertenti: confessa al suo psicanalista la grande passione per una pecora) diventa universalmente famoso con Frankenstein Junor.

Dopo averne scritto un canovaccio di due pagine contatta Mel Brooks, che pur ritenendo l’idea «carina» si dichiara non interessato. Un paio di mesi dopo Wilder viene contattato dal suo futuro agente Mike Medavoy il quale gli chiede se abbia tra le mani qualcosa in cui possa far lavorare i suoi freschi clienti Peter Boyle e Marty Feldman. Wilder, che aveva da poco visto Feldman in tv viene immediatamente ispirato ad assegnargli il ruolo del futuro Igor. A Medavoy l’idea piace e contatta immediatamente Brooks, il quale pur dubbioso, reduce da due flop in quattro anni, accetta la regia del film. Nel frattempo, mentre Frankenstein Junior è nella fase preparatoria e Mel Brooks è impegnato nelle riprese di «Mezzogiorno e mezzo di fuoco», Wilder è chiamato a interpretarvi il ruolo di Waco Kid. I due film escono a distanza di pochi mesi, nel 1974, e sono due grandi successi commerciali. Frankenstein Junior regala a Wilder e Brooks una nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Come riporta il Washington Post ricordando l’attore «in un’epoca diversa, i capelli scompigliati di Wilder sullo stile di quelli di Harpo Marx, il suo fisico asciutto e la sua voce morbida avrebbero probabilmente ostacolato una carriera da attore protagonista. Ma secondo Brooks, Wilder era come “l’uomo della strada con tutte le sue vulnerabilità ben visibili.

Durante le riprese di Frankenstein Junior Wilder pensa a una commedia romantica con protagonista il fratello di Sherlock Holmes, idea che porterà al suo debutto da regista con la pellicola Il fratello più furbo di Sherlock Holmes, uscita nel 1975, nella quale recita di nuovo in coppia con l’amico Marty Feldman. Nel 1976 nasce la coppia comica con Richard Pryor, che lui stesso aveva suggerito come partner ai produttori, per il film Wagons-lits con omicidi. Nel 1979 viene diretto da Robert Aldrich nella commedia western Scusi, dov’è il West?, dove duetta con un emergente Harrison Ford, che aveva sostituito in fase di pre-produzione John Wayne. Dirige anche La signora in rosso, che nonostante le brutte critiche ottiene un grande successo di pubblico e lancia la carriera dell’esordiente Kelly LeBrock. Nel 1996 torna dopo più di vent’anni a recitare in teatro, portando in scena per cinque mesi consecutivi al Queen’s Theatre di Londra una commedia di Neil di Neil Simon.

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