Al Teatro Verdi di Trieste tornano le Lezioni di Storia: donne e uomini “Ribelli”
Dall’11 dicembre al 16 aprile 2016 il nuovo ciclo di incontri ideato dagli Editori Laterza promosso dal Comune e organizzato con il contributo della Fondazione CRTrieste

TRIESTE Gesù, Spartaco, Artemisia Gentileschi, Giovanna d’Arco, Virginia Woolf e Robespierre. Sono loro, i “Ribelli”, i protagonisti della nuova edizione delle Lezioni di Storia, la rassegna ideata e progettata dagli Editori Laterza, promossadal Comune di Trieste e organizzata con il contributo della Fondazione CRTrieste, con “Il Piccolo” come media partner. La nuova edizione prende il via l’11 dicembre, per terminare il 16 aprile 2023.
Il tema del ciclo di quest’anno sono dunque i ribelli, tre uomini e tre donne che hanno messo in discussione le regole del loro tempo e che hanno immaginato un mondo diverso in cui vivere. La rassegna è stata presentata ieri a Palazzo Gopcevich, dal responsabile delle relazioni istituzionali della Laterza, Lodovico Steidl, dal vicepresidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione CRTrieste, Francesco Prioglio e dall’assessore alla Cultura del Comune Giorgio Rossi.
«È un ciclo originale - ha detto Lodovico Steidl - pensato apposta per Trieste. Sono lezioni tutte inedite, che verranno per la prima volta raccontate al Teatro Verdi. In tempi di incertezza e di guerra come quelli che stiamo vivendo, ricostruire il pensiero e le azioni di queste figure è un invito a coltivare la speranza di un cambiamento». Ricorda inoltre la prima edizione delle Lezioni di Storia si è tenuta a Trieste nel 2013. Nel prossimo anno si terrà dunque l’anniversario del decennale. «Organizziamo le Lezioni di Storia in varie città d’Italia – continua Steidl – ma solo in due città sono gratuite: Trieste e Padova. È un segno bellissimo che ci siano degli enti che fanno questo regalo ai loro concittadini».
E se l’assessore Rossi ha sottolineato la straordinarietà di questa iniziativa, «che si ripete ogni anno sempre con successo, ed è importante per il Comune sostenerla», Prioglio ha a sua volta sottolineato che sostenere questa rassegna è un onore per la Fondazione CRT «perché si tratta di eventi pensati per la città e i suoi abitanti, perché sono incontri di qualità e perché per organizzarli bisogna mettersi insieme e collaborare».
Si incomincia dunque domenica 11 dicembre, alle 11 al Verdi, con il teologo Vito Mancuso che racconta la storia di Gesù da un originale punto di vista: “La rottura della legge”, questo il titolo. Mancuso parlerà della contestazione della tradizione religiosa fino alla separazione dall’ebraismo, il sorgere di una nuova religione e l’annuncio del regno di Dio, spiegando le radici di questa disobbedienza e quale sia il significato che ha per noi al giorno d’oggi.
Si continua il 18 dicembre con la rivolta di Spartaco, raccontata da Giusto Traina, docente di Storia Romana alla Sorbonne di Parigi, in un incontro dal titolo “La rivolta per la libertà”. Il gladiatore Spartaco, tra il 73 e il 71 a.C., guidò una rivolta di schiavi e di “dannati” contro la Repubblica romana, che si trasformò in una vera e propria guerra. Traina indagherà la figura di Spartaco e il suo “titolo” di eroe rivoluzionario.
Si riprende il 29 gennaio con lo storico dell’arte e curatore museale Costantino D’Orazio chiamato a presentare la figura di Artemisia Gentileschi. La lezione si intitola “La violenza, il coraggio, l’arte” e ripercorre la biografia della pittrice, a partire dagli atti del processo per la violenza che aveva subito. Nonostante i pregiudizi e una legislazione svantaggiosa per le donne, Artemisia riuscì a affermarsi come pittrice in tutta Europa, lavorando anche a Londra alla corte di Carlo I.
La settimana successiva, il 5 febbraio, protagonista dell’evento sarà Giovanna d’Arco. Il titolo è “Una donna in armi”. La storica Maria Giuseppina Muzzarelli analizzerà le contraddizioni di questa figura: una giovane donna in armi dalle umili origini che per il suo rifiuto nel riconoscere la Chiesa come intermediaria tra lei e Dio venne uccisa. Ma negli anni diventò prima un simbolo dell’identità francese e poi una beata, nonostante le accuse di eresia e di stregoneria mosse dalla Chiesa del tempo nei suoi confronti.
Si riprende il 5 marzo con Virginia Woolf: “Fuori dalla trappola del sesso”. La giornalista e storica delle donne Valeria Palumbo partirà dal romanzo “Orlando” per rispondere a una delle grandi domande del nostro tempo: che cosa definisce l’essere donna? La scrittrice ha vissuto il suo essere donna come un dilemma, per la consapevolezza di essere per questo messa in un angolo. Ma grazie al suo pensiero e ai suoi scritti, è diventata una figura importante della letteratura e del femminismo contemporaneo.
L’ultima lezione si tiene il 16 aprile e si intitola “Al cuore della rivoluzione”. Luigi Mascilli Migliorini, docente di Storia moderna, ripercorrerà la biografia di Robespierre. Un avvocato beneducato di una cittadina di provincia che diventa simbolo della Rivoluzione francese. Ma quando capisce che la Rivoluzione non gli basta, impone la sua intransigenza e rigidità sugli altri fino a sfociare nel periodo del Terrore.
Le Lezioni di Storia si tengono al Teatro Verdi di Trieste, la domenica mattina alle ore 11. Ogni incontro sarà introdotto da un giornalista del quotidiano Il Piccolo. L’ingresso è libero, fino a esaurimento posti.
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