Alpaca e asino sul set di Zanussi a Trieste

Il regista polacco ha girato alla Tor Cucherna scene del nuovo film “Ether”. Domani Palmanova, poi Mossa 
TRIESTE. È stata una sorpresa, per chi si trovava a passare ieri nelle vie intorno alla Tor Cucherna, l'imbattersi nei ragli insistiti di un asinello o nei richiami lanciati nientemeno che da un buffo alpaca andino bianco. A sovrastare quella bizzarra colonna sonora così inauditamente agreste, tanti “action” e “cut”: a quel punto il mistero veniva svelato e si realizzava, così, di trovarsi calati nel bel mezzo delle riprese di un film. L'antica torre e il cortile adiacente hanno ospitato infatti, per l'intera giornata, il set in esterni di “Ether”, nuova opera del regista polacco Krzysztof Zanussi che, con un salto nel tempo niente male, immergeva nell'atmosfera rurale della Galizia dei primi del ’900.


Il set triestino ha aperto la tre giorni italiana che, nella programmazione dello shoooting, arriva proprio in coda alle riprese, iniziate in estate a Budapest e proseguite nella campagna magiara. C'è stata poi la Polonia, un segmento a settembre in Ucraina, e poi un ritorno ancora nella patria di Zanussi e in Ungheria. Oggi troupe, cast e maestranze si trasferiranno a Palmanova e domani saranno a Villa Codelli a Mossa (Go) per due giornate in cui verranno realizzati «prevalentemente interni ma anche qualche esterno» come precisa Paolo Spina, titolare della società di produzione Revolver e di nuovo co-produttore del film del maestro di Varsavia dopo il suo ultimo “Corpo estraneo”. Quanto alla parte italiana, la co-produzione che mette insieme Ucraina, Polonia, Lituania e Ungheria ha ricevuto anche un finanziamento di 52.500 euro dal Fvg Film Fund della Film Commission regionale.


Si è visto in gran forma il 78enne autore di “Persona non grata”, che in “Ether” firma anche la sceneggiatura, rilassato ma comunque intento a impartire direttive e suggerimenti all'operatore nonostante le ore al freddo in una porzione di via mai baciata dal tepore del sole. Diverse le lingue parlate sul set, dall'inglese al polacco al francese. Tra i tanti addetti ai lavori non è stato difficile scorgere il triestino Francesco Fonda, scenografo della parte italiana, che ha lavorato tra gli altri per Tornatore, Ozpetek e per notissime serie tv, da “Romanzo criminale” a “The Young Pope” di Paolo Sorrentino.


La scena prevedeva un lungo carrello dove la movimentazione di tre comparse, tra cui una mamma con bimba per mano abbigliate con mantelli e abiti lunghi, incrociava due attori comprimari. Il freddo non ha dato tregua, con le comparse avvolte in coperte nelle pause tra un ciak e l'altro e i proprietari degli animali ad assicurarsi che i quadrupedi stessero bene. Il bellissimo esemplare di alpaca arrivava da Vigonza (Pd), giunto già il giorno prima con specifico trasporto animali, “pronto” per il primo ciak fissato alle 9.


Non si è visto, in quanto estraneo alla scena, l'attore polacco Jacek Poniedziałek, protagonista nei panni del medico che nella reinterpretazione del Faust goethiano userà, appunto, l'Etere del titolo per domare le menti degli uomini. Si è visto invece, chiuso in un lungo pastrano, il giovane attore ucraino emergente Ostap Vakulyuk: nella finzione di “Ether”, infatti, la Tor Cucherna diventa una sorta di “parcheggio” per un circo itinerante, e la scena girata ieri ha visto in azione il giovane Taras (appunto Vakulyuk), orfano e solo, che ha seguito il gruppo circense in giro per il mondo fino ad essere accolto nel gruppo.




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