Beethoven e Hegel, due geni che non s’incontrarono mai

TRIESTE. Un mistero avvolge il mancato incontro intellettuale e personale di Ludwig van Beethoven con Johann Wilhelm Friedrich Hegel, la massima autorità filosofica del tempo. Nati nello stesso anno,...

TRIESTE. Un mistero avvolge il mancato incontro intellettuale e personale di Ludwig van Beethoven con Johann Wilhelm Friedrich Hegel, la massima autorità filosofica del tempo. Nati nello stesso anno, il 1770, l’artista e il filosofo, geniali personalità della musica e del pensiero, sono stati illustri contemporanei nella Germania e sulla scena europea a cavallo fra XVIII e XIX secolo. La vastità di orizzonti culturali beethoveniani, testimoniata oltre che dalle opere dalle lettere, dal diario e dai quaderni di conversazione, ci restituisce il profilo di un musicista umanista, dalla curiosità inesauribile, in ascolto della storia ma sempre aggiornato sullo sviluppo del pensiero contemporaneo, come dimostrano i generosi riferimenti alle teorie critiche e pre-critiche kantiane.

“Die Klage des Ideellen (Il lamento dell’ideale). Beethoven e la filosofia hegeliana” titola il nuovo libro pubblicato da Eut: l’opera che, spiega la curatrice Letizia Michielon, si prefigge appunto «di indagare le ragioni di questo reciproco silenzio e soprattutto di illuminare i possibili punti di tangenza tra due personalità che sintetizzano compiutamente un intero Zeitgeist». Il volume, che inaugura la nuova collana Eut "Impromptus. Studies in the Philosophy of Music and Cognate Disciplines”, raccoglie gli atti del convegno nazionale promosso due anni fa dal Conservatorio Tartini di Trieste in collaborazione con le Università di Trieste, Udine e Venezia, con i Conservatori “Corelli” di Messina e “Cilea” di Reggio Calabria, la Biblioteca Beethoveniana di Muggia e la Primavera Beethoveniana.

La nuova pubblicazione, che si presenta in anteprima nell’aula magna del Tartini martedì alle 17 e sarà a pordenonelegge 2018, integra gli interventi degli studiosi invitati in quell’occasione con ulteriori contributi di autorevoli esperti del classicismo viennese e dell’idealismo tedesco. La illustreranno martedì al Tartini il critico musicale Angelo Foletto e i docenti Riccardo Martinelli (Università di Trieste) e Alessandro Bertinetto (Università di Torino).

Sfogliando il libro, troveremo interventi dei più eminenti filosofi della musica e musicologi italiani, come Alessandro Bertinetto, Gianmario Borio, Santi Calabrò, Clementina Cantillo, Enrico Fubini, Giovanni Guanti, Riccardo Martinelli, Letizia Michielon, Markus Ophälders, Sara Zurletti. Arricchiscono il volume le preziose immagini della Biblioteca Beethoveniana di Muggia, la grande collezione privata (11 pezzi originali) che conserva testimonianze storiche e artistiche su Beethoven, le sue opere e il suo mito dagli inizi dell’800 a oggi. Una selezione di materiali sarà visitabile per l’occasione al Tartini: illustreranno il percorso espositivo i curatori, Giuliana e Sergio Carrino.

“Die Klage des Ideellen (Il lamento dell’ideale). Beethoven e la filosofia hegeliana” è un volume multimediale, disponibile anche nella versione eBook: attraverso un codice QR è possibile anche accedere alle registrazioni beethoveniane degli studenti del Tartini in occasione del convegno dal link www.openstarts.units.it/handle/10077/20496, dove è disponibile anche la versione elettronica del testo. A conclusione dell’incontro sarà proposto il concerto omaggio dedicato a Beethoven, affidato agli allievi del Tartini: il Duo Serena Arnò soprano e Federico Forti pianoforte, il pianista Sebastiano Gubian, il Trio Giada Visentin violino, Amaia López Sucunza violoncello, Kosti Deti pianoforte. L’appuntamento è a ingresso libero, info: 040-6724911, www.conservatorio.trieste.it.



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