C’è l’energia pura di “Billy Elliot” da mercoledì al Verdi di Gorizia

GORIZIA. «Per prima cosa, è una storia vera: e ciò rende il racconto più forte, più diretto. L'immedesimazione si fa totale. C'è lo spaccato di vita sociale inglese degli anni '80: il periodo della...

GORIZIA. «Per prima cosa, è una storia vera: e ciò rende il racconto più forte, più diretto. L'immedesimazione si fa totale. C'è lo spaccato di vita sociale inglese degli anni '80: il periodo della Thatcher. E soprattutto c'è il sogno di un bambino che insegue la sua passione. Siamo insomma di fronte a una storia unica, di presa immediata». Per chi non l'avesse capito, stiamo parlando di "Billy Elliot", musical che arriva al Teatro Verdi di Gorizia mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio con, nel ruolo del protagonista, il quindicenne Arcangelo Ciulla.

A spiegare le ragioni del suo successo è Massimo Romeo Piparo a cui, della versione italiana del musical, si devono l'idea, la traduzione dei testi (comprese le canzoni di Elton John), la scelta del cast, la direzione e la produzione. «Da quando ho visto lo spettacolo a Londra nel suo primo anno l'ho sempre inseguito, aspettando pazientemente i diritti per farlo: ho atteso un decennio ma alla fine ce l'ho fatta. Al di là della storia che ha tutti gli ingredienti per essere di successo, la partitura di Elton John è proprio ben riuscita - afferma Piparo -. Rispetto al cinema, e, quindi, al film, costituisce il valore aggiunto dello spettacolo: è una musica che tocca, rimane, colpisce. In scena sono in trenta di cui dieci adolescenti: un cast, quindi, molto nutrito a interpretare i minatori inglesi degli anni '80. Le scenografie sono mobili, sorprendenti. E l'energia che arriva dal palco è fortissima».

Il successo va di conseguenza. Anche se più di qualcuno mostra ancora perplessità sul livello dei musical italiani. «Il livello dei musical italiani è molto alto: siamo tra i migliori. È solo che da noi manca il mercato: manca il pubblico pronto a pagare 150 euro per vedere uno spettacolo. E poi manca l'investimento delle aziende, dei privati».

Piparo non può non continuare sul fronte dei musical: «Sto lavorando a una nuova edizione italiana di "Mamma mia!" con canzoni degli Abba, riporterò in Italia "Jesus Christ Superstar" che sta girando in Nord Europa mentre aspetto di fare “Evita” in Olanda, Belgio e spero in Germania. Sto poi programmando la nuova stagione del Teatro Sistina che ormai dirigo da quattro anni».

Alex Pessotto

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