Con il musical “Sister Act” il Rossetti di Trieste saluta l’anno che verrà

In programma fino a lunedì. La protagonista Gloria Enchill: «Una storia di valori veri»
Sara Del Sal
Sister Act
Sister Act

La fine dell’anno si festeggia tra musica e tante risate al Rossetti, dove, dal 30 dicembre all’1 gennaio, sarà in scena il musical “Sister Act!”. Il debutto sabato alle 20.30, e domenica recita speciale alle 21.30 con brindisi e festa di Buon Anno.

Trasposizione teatrale dell’omonimo film, interpretato da Whoopi Goldberg che le ha fruttato anche la nomination ai GOlden Globe come miglior attrice nel 1993, lo spettacolo ha ottenuto un successo enorme in tutti i paesi in cui è stato portato in scena. In questa nuova produzione che conta sulla regia di Chiara Noschese, le coreografie di Nadia Scherani e l’energia di un cast dove brillano nomi affermati del musical italiano il ruolo di Deloris Van Cartier, è stato affidato a Gloria Enchill, che ritorna allo Stabile regionale dove era stata accolta con calore quando interpretava la chiromante Oda Mae Brown nel musical “Ghost”, un altro ruolo diventato iconico sempre grazie alla Goldberg.

Che effetto fa essere parte di un titolo così famoso in tutto il mondo?

«Io -rivela Gloria Enchill -gli devo la mia carriera da attrice. Ero in scena come protagonista in una produzione di una compagnia amatoriale a Piacenza e a una replica mi videro quelli che sono gli attuali direttori del teatro degli Arcimboldi e mi hanno chiesto di andare a fare il provino per Ghost il musical, offrendomi l’opportunità di fare un lavoro ben diverso da quello in un’azienda che facevo allora. Per questo dico: se non fosse stato per “Sister Act” sarei ancora impegnata in attività molto diverse, laureata in un indirizzo che trovo incompatibile con quella che è la mia vocazione.»

Da “Ghost” con le musiche di Dave Stewart a questo musical con le musiche di Alan Menken. Come si trova?

«Menken è un compositore che adoro anche per la sua attività per Disney. È sempre bello vedere come le sua musiche, che non sono quelle del film, riescano a conquistare totalmente il pubblico. Le sue note esaltano perfettamente la drammaturgia e per me è un piacere cimentarmi con la diversità dei registri, la delicatezza di alcuni brani o l’energia di altri».

Che effetto fa condividere il palco con una compagnia di altissimo livello come questa?

«È una delle esperienze più belle della mia vita soprattutto dal punto di vista umano. La sinergia che ho con tutti i miei colleghi e amici è preziosa. Sono dotati di un enorme talento, ma anche di un’umanità, una semplicità, che sono incredibili».

Qual è il segreto del successo di questo spettacolo?

«Penso che sia la storia che parla di valori veri che sono adatti a tutti. La risposta più concreta la abbiamo noi, quando usciamo dal teatro, e incontriamo genitori increduli perché i loro figli si sono lasciati rapire da quello che hanno visto. Siamo felici perché capiamo che tutte le emozioni che volevamo trasmettere vengono recepite e condivise».

La replica speciale con inizio alle 21.30, domenica, che terminerà con un brindisi per l’arrivo dell’anno nuovo, darà inizio a una festa con musiche da musical, per concludere in allegria un anno che verrà ricordato a lungo dagli appassionati del genere che al Rossetti hanno visto per primi in Italia “The Phantom of the opera” e aprirne uno che culminerà con l’arrivo, per la prima volta de “Les miserablés”. —

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