Fassbender si trasforma in un androide per “Alien Covenant”

«Straordinariamente epico», «farà contenti i fan, con molti tocchi classici, dark e a volte macabri, naturalmente!», «più soddisfacente di Prometheus», «riporta il necessario horror nella saga. Terribilmente bello e misterioso», «Ridley Scott fa ritornare la serie alle sue origini». Sono fra i primi pareri, per la gran parte positivi, con i quali chi ha assistito alla première londinese di giovedì, ha commentato sui social network (le recensioni sono ancora sotto embargo) “Alien: Covenant” il secondo prequel della saga cult, firmato dal regista inglese dopo “Prometheus” (2012), che sarà in anteprima oggi come evento di chiusura al Future Film Festival di Bologna, e nelle sale dall'11 maggio con 20th Century Fox.
Nel cast Michael Fassbender (che si sdoppia interpretando l'androide David, sopravvissuto al primo attacco di alieni, e il nuovo collega robotico, Walter), Katherine Waterston, Billy Crudup, Danny McBride, Demian Bichir, e fra gli altri, in un cameo, James Franco. «È stato divertente questo doppio ruolo - ha detto Fassbender a Londra -. David è molto teatrale mentre Walter è una sorta di pagina bianca».
Scott, che nel 1979 ha dato avvio con “Alien”, alla storia, poi proseguita con altri registi, rispondendo alle domande degli internauti francesi per Allocine ha detto che dopo questo secondo prequel «c'è il terzo già scritto, e forse ce ne sarà anche un quarto per ricollegarci all'originale Alien».
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