Il “Cafè” di Woody ha aperto Cannes

Inaugurazione con l’ultima commedia di Allen. E oggi tocca al triestino Del Degan
epa05299839 (L-R) US actor Jesse Eisenberg, US actress Kristen Stewart, US director Woody Allen, US actress Blake Lively, US actor Corey Stoll and Italian cinematographer Vittorio Storaro arrive for the screening of 'Cafe Society' and the Opening Ceremony of the 69th annual Cannes Film Festival in Cannes, France, 11 May 2016. Presented out of competition, the movie opens the festival which runs from 11 to 22 May. EPA/JULIEN WARNAND
epa05299839 (L-R) US actor Jesse Eisenberg, US actress Kristen Stewart, US director Woody Allen, US actress Blake Lively, US actor Corey Stoll and Italian cinematographer Vittorio Storaro arrive for the screening of 'Cafe Society' and the Opening Ceremony of the 69th annual Cannes Film Festival in Cannes, France, 11 May 2016. Presented out of competition, the movie opens the festival which runs from 11 to 22 May. EPA/JULIEN WARNAND

CANNES. È una Cannes irriconoscibile, quasi autunnale, bagnata da una pioggia incessante e con temperature decisamente al di sotto della media, quella che ha accolto ieri le prime celebrità in arrivo sulla riviera francese per inaugurare la 69.a edizione del Festival, anche se il sole ha fatto capolino in tempo utile. Ad aprire le danze, con la sua ultima (ennesima) commedia sentimentale "Café Society", è stato l'ormai decano Woody Allen, accompagnato dai protagonisti del film (fuori concorso) l'ex vampira di Twilight Kristen Stewart, con capello ossigenato e look total white, Jesse Eisemberg e Blake Lively, statuaria al photocall, in un abito rosso fuoco che ne risaltava forme generose à la Jayne Mainsfield.

Con "Café Society" Allen ha assicurato al Festival un'apertura piena di glamour. Senza sorprese, perché il film si presenta ancora una volta in una confezione che è ormai un marchio di fabbrica, ma venata di una malinconia che negli ultimi anni affiora sempre più spesso nella filmografia di un Allen maturo, si potrebbe dire crepuscolare.

Il film è ambientato tra Hollywood e New York negli anni '30, città fotografate da Vittorio Storaro, in delirio da color correction, tra inconfondibili note jazz, tramonti, amori e tradimenti. La storia è quella dell'alleniano Bobby (Jesse Eisemberg), un giovane appartenente a una famiglia ebraica della Grande Mela in cerca di fortuna a Los Angeles, dove spera di trovare lavoro nell'industria cinematografica. Nell'assolata California, superato il primo impaccio, incontrerà l'amore in Vonnie (Stewart, fuori parte) segretaria dello zio, un agente cinematografico (Steve Carell) circondato di star. Ma le cose, in amore, non sono spesso semplici come dovrebbero. Come dice uno dei personaggi del film: «La vita è una commedia scritta da un autore sadico». E così si finisce per prendere strade diverse per poi magari ripensarci, restando in preda a una perenne sensazione di nostalgia.

Crepuscolare o meno, l'ottantenne Allen si è presentato alla conferenza stampa, nella sua consueta mise "wasp", dicendosi in gran forma, e a chi gli ha chiesto come riuscisse ancora a reggere il ritmo di un film all'anno ha risposto: «Mi sento ancora giovane e nella mia famiglia si campa fino a cent'anni. Perciò, finché troverò gente che mi dà soldi per fare i film continuerò a farne uno all'anno».

Archiviata la cerimonia di apertura, la corsa alla Palma d'Oro comincia oggi. Il rumeno Cristi Puiu è il primo in gara con "Sieranevada", sorta di "Festen" ambientato in Romania, tre giorni dopo l'attentato di Parigi alla sede di Charlie Hebdo, seguito dal francese Alain Guiraudie, tornato alla regia dopo il premiato "Lo sconosciuto del lago", con il nuovo film "Rester Vertical". È anche il momento di Trieste a Cannes: in serata la proiezione del film "L'ultima spiaggia", girato da Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan al "Pedocin".

Beatrice Fiorentino

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