Jesse Malin da New York «Con Springsteen l’esperienza più bella»

Ha registrato con Bruce Springsteen e Green Day, un fuoriclasse fin dai suoi esordi nella punk band D Generation: il cantante e chitarrista newyorkese Jesse Malin torna in Italia, prima tappa mercoledì alle 21 all’Auditorium della Casa della Musica di Via dei Capitelli (con il marchio Trieste is Rock), in duo acustico con Derek Cruz. «Il pubblico italiano è molto caloroso – dice Malin –, recepisce ogni nota e parola. Concerti nei bar, cattedrali, grandi locali: l’emozione non è mai mancata. Ho suonato al Light of Day (a Muggia) e ho grandi ricordi di Trieste, la sua piazza, le chiese, ho fatto anche jogging vicino al mare. In tour non c’è molto tempo libero, ma se riesco vado a caccia di negozi di dischi e vestiti, locali con bella musica, luoghi in cui poter fare una corsa, ragazze con cui chiacchierare, gente col cuore aperto pronta a condividere le sue storie e se possibile un buon ristorante vegetariano».
New York è cambiata?
«Il mondo intero è cambiato. In bene e in male anche per internet: dalle grandi catene e multinazionali agli smartphone che hanno tolto il mistero e la magia di certe avventure ma New York rimane piena di sogni ed energia, voglia di fare e culture che convivono».
Ha collaborato con artisti importanti.
«Ryan Adams mi ha dato la prima spinta come solista. Adoro quello che ha fatto con il mio primo album “The Fine Art of Self Destruction”, gli sarò per sempre grato. Con Springsteen è stata una delle esperienze più straordinarie, così talentuoso e famoso eppure così generoso e umile. Averlo che canta su “Broken Radio” nel mio cd “Glitter in the Gutter” è motivo d’orgoglio. Per il nuovo disco che uscirà in primavera ho lavorato con Lucinda Williams, grande autrice, artista vera dall’animo profondo: un altro sogno avverato».
La sua missione?
«Raggiungere più persone possibile, senza snaturarmi, promuovere la libertà d’espressione, l’amore e l’unità. Stiamo vivendo tutti nello stesso pianeta: dobbiamo rispettare il prossimo e la terra sui cui camminiamo, credo sia l’unica via per evitare la distruzione imminente. Con un microfono e una chitarra puoi esprimerti, condividere le tue convinzioni. I miei artisti preferiti non lo sono solo per le canzoni ma per stile di vita e attitudine». —
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