La fiamminga Van Herpen s’ispira anche al Cern di Ginevra
Dal 2008, da quando si è diplomata all'istituto di Belle arti ArtEZ di Arnhem, ad oggi, la stilista olandese Iris Van Herpen ha prodotto 15 collezioni tra haute couture e ready to wear, fatto incetta di altrettanti premi internazionali, creato nel 2007 il proprio brand. I suoi abiti scultura realizzati con stampante in 3D sono stati definiti da Time magazine "una delle 50 migliori invenzioni del 2011". Decisamente una buona annata per la visionaria stilista fiamminga, che lo stesso anno, a soli 27 anni, è diventata membro della Chambre Syndacale de la Haute Couture di Parigi. La stilista, che ha disegnato per Björk, Lady Gaga e Beyoncè, l’altra sera era seduta in prima fila alla sfilata finale di Its, quale membro della giuria per l'area gioielli del concorso. Non solo passerelle delle settimane della moda nelle capitali del fashion, gli abiti-scultura di Van Herpen, capolavori di alta sartorialità, in cui la designer mixa materiali come acciaio e seta, polveri di ferro e resina, sono spesso protagonisti di mostre nei musei di mezzo mondo. Come la mostra antologica all'High Museum of Art di Atlanta "Transform fashion", con esposti 45 abiti selezionati dalle sue 15 collezioni, tra cui "magnetic motion", che trae origine da una visita di Iris al Cern di Ginevra, affascinata dalla forza magnetica dell'acceleratore di particelle Lhc. «Amo ispirarmi e fare ricerca in campi diversi tra loro, dall'arte all'architettura, alla musica, alla scienza, all'antropologia», spiega l'eclettica stilista-sperimentatrice olandese, che nel 2014 ha vinto il prestigioso Andam fashion award.
Patrizia Piccione
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