La passerella di Christo nella top ten dei luoghi da non perdere nel 2016

di FLAVIA FORADINI
«Che vuole che le dica? È una grande emozione: ci stiamo preparando a un'invasione pacifica che per due settimane ci porrà al centro del mondo». A dirlo è Fiorello Turla, sindaco di Monte Isola, Lago d'Iseo, Lombardia orientale: «Finora Monte Isola è sempre stata un tuffo nella natura, ma con turisti mordi e fuggi: arrivavano alla mattina e alle 7 di sera era tutto finito. Il Lago d'Iseo in genere è sempre stato considerato il fratello minore del Lago di Grada e noi montisolani eravamo abituati ai piccoli risultati. Ma quello che sta per accadere è un'opportunità che supera ogni nostro orizzonte, e non si poteva lasciar perdere». Pur stupenda e agevolmente raggiungibile in battello, la minuscola isola con un quasi inesistente traffico automobilistico, meno di 2000 anime e 300 posti letto, sino a poco fa era esclusa dagli itinerari dalle grandi masse. Poi però è arrivato Lonely Planet, che l'ha iscritta al numero 6 della top ten 2016 dei luoghi del pianeta da non lasciarsi sfuggire, assieme a vulcani attivi centroamericani, isole nipponiche in fiore, il Louvre di Abu Dhabi, l'ampliato canale di Panama. Il motivo di quella segnalazione: i "Floating Piers" (pontili galleggianti) che Christo, l'artista bulgaro naturalizzato statunitense, celebre per i suoi impacchettamenti di paesaggi ed edifici, ha realizzato proprio sul Lago d'Iseo, tra la terraferma di Sulzano e Monte Isola.
Da domani al 3 luglio l'imponente installazione aperta 24 ore su 24 indurrà sulla placida zona uno tsunami turistico mai visto: si prevede l'arrivo di oltre 500.000 persone. Con i loro 16 metri di larghezza e 3 km circa di lunghezza, i Floating Piers vogliono essere un ampio boulevard per passeggiare sul lago da Sulzano (sponda bresciana) a Peschiera (Monte Isola) o all'isoletta di San Paolo. Assieme ai percorsi lungo le coste, in tutto un percorso pedonale di circa 5 km.
Da sempre ideatore di progetti che volutamente "prendono a prestito" un luogo solo per una manciata di giorni, anche questa volta Christo ha ideato un'opera temporanea: «Che le mie installazioni durino solo pochi giorni è per me uno degli aspetti più interessanti. Se vuoi sapere com'è Floating Piers devi venire qui e camminarci sopra, con il lago attorno, il paesaggio, il movimento dell'acqua, il vento. È un progetto molto fisico, che coinvolge tutto. Ed è molto pittorico: il suo colore giallo cangiante creerà effetti fantastici».
In caso di bisogno, o di condizioni meteorologiche avverse - leggendarie sono le tempeste di inizio estate del . Lago d'Iseo, le Sarneghére - un piano di evacuazione consentirà di intervenire in modo mirato: «Grazie agli accessi regolamentati, e ai nostri addetti lungo i percorsi e nelle barche che pattuglieranno la zona, sapremo sempre quante persone sono sul lago e in mezz'ora possiamo riuscire a far scendere tutti» spiega Wolfgang Volz, project manager di Floating Piers.
Con la consumata tranquillità di chi è riuscito ad impacchettare 2,5 km di costa australiana, ha regalato leggiadre corolle rosa a 11 isolotti davanti a Miami, e ha avviluppato il Reichstag di Berlino con 100.000 mq di stoffa argentea, Christo confida anche questa volta in un successo: «I pontili sono sicuri, ci potresti andare sopra in automobile e ci si può posare sopra anche un elicottero. I bordi digradanti, con effetto spiaggia, fanno inoltre escludere che si possa cadere rovinosamente in acqua. Sono felice di far ritorno in Italia con quest'opera da sperimentare con tutti i sensi». Il costo? 10 milioni di euro, interamente finanziato dallo stesso Christo con la vendita dei disegni e collages preparatorI.
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