L’amara cicoria definita da Galeno “amica del fegato”

La primavera è alle porte, questo è il periodo migliore per iniziare una blanda depurazione primaverile anche con l’aiuto che ci viene dalle verdure e piante commestibili che questa stagione ci offre....
Di Annarita Aiuto

La primavera è alle porte, questo è il periodo migliore per iniziare una blanda depurazione primaverile anche con l’aiuto che ci viene dalle verdure e piante commestibili che questa stagione ci offre. La cicoria (Cichorium intybus) è una pianta che, utilizzata regolarmente per brevi periodi di tempo, ha proprietà diuretiche e digestive che possono aiutare l’organismo a sbarazzarsi delle tossine con benefici per fegato e reni. La cicoria comune è stata coltivata per almeno 5.000 anni per le sue proprietà terapeutiche. Il medico greco Galeno, nel II secolo, aveva definito questa pianta come amica del fegato… cosa che viene poi confermata dalla ricerca scientifica attuale che ha dimostrato che l’assunzione regolare di cicoria può aumentare la produzione di bile e può essere utile nel trattamento dei calcoli biliari. Il gusto della cicoria coltivata è leggermente amarognolo mentre è molto più amara la cicoria selvatica. Per evitare l'eccessivo gusto amaro le foglie vanno raccolte prima della fioritura, che per la cicoria selvatica avviene in estate con vivaci fiori indaco. Circa 2 secoli fa, in Francia, veniva utilizzata per preparare il caffè.

Le ricerche scientifiche condotte sulla cicoria riguardano soprattutto l’inulina, una fibra alimentare che contiene in buona quantità e che secondo recenti studi è in grado di ridurre il tasso di lipidi nel sangue, in particolare i livelli di colesterolo Ldl (quello “ cattivo”). La presenza di inulina rende la cicoria utile anche per facilitare il processo digestivo e in caso di stipsi. Contiene anche alcuni composti antiossidanti e recenti studi scientifici hanno dimostrato le proprietà antinfiammatorie di questa pianta. Nella medicina popolare è da sempre stata utilizzata per curare i dolori derivanti dall’artrite. Per ridurre il gusto amaro della cicoria possiamo bollirla in abbondante acqua già calda per 10-15 minuti, dopodiché va scolata bene; a questo punto si può semplicemente condire con olio sale e limone, oppure ripassarla in padella a fuoco vivo con olio evo, sale, un aglio schiacciato e magari del peperoncino. Si accompagna bene con dei legumi, in particolare con le cicerchie. Alcune ricette popolari la vedono abbinata al purè di fave.

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