L’antica Ptuj offre il fascino della storia e i colori del Carnevale

La città slovena ebbe il suo massimo splendore sotto Traiano quando era centro importante per il commercio dei vini
Di Cristina Favento

Un n grazioso borgo medievale dominato da un candido castello, un romantico affaccio sul fiume Drava e un passato millenario fanno di Poetovio, ovvero la slovena Ptuj, una destinazione degna di visita. Specie in questo periodo, quando impazza uno dei Carnevali più etnografici d'Europa: il famoso "Kurentovanje", che dura svariati giorni e attira ogni anno oltre 100mila visitatori.

Situata nella Slovenia nord-orientale e nata da un insediamento preromano, Poetovio è tra le più antiche cittadine del Paese, famosa anche per le acque termali e le aree vitivinicole che la circondano. La sua storia risale addirittura all'età Neolitica, anche se il massimo splendore arriva in età romana, sotto l'Imperatore Traiano. Fu molto importante soprattutto per la posizione strategica lungo l'asse viario che congiungeva il Danubio ad Aquileia e all'Adriatico. La città è stata per secoli un fiorente e riconosciuto centro mercantile, specializzato soprattutto nel commercio del vino. Circondato da antiche mura, il centro storico di Poetovio rispecchia l'originaria struttura medievale ed è costituito da un grappolo di viuzze bordate da case e palazzi dipinti di colori pastello. Si sviluppa a serpentina su un colle, dominato dal maestoso maniero rinascimentale, dal quale si gode un panorama spettacolare.

La storia secolare di queste terre è ben illustrata proprio nelle sale espositive del castello, oggi sede museale dell'intera regione tra Ptuj e Ormož. In esposizione ci sono alcuni tra i più begli esempi di arte gotica e barocca presenti sul territorio sloveno, ma anche preziosi strumenti musicali e maschere tradizionali come i tenebrosi Kurent, emblema nazionale che figura addirittura sui francobolli e protagonisti appunto dell'imminente Carnevale cittadino. Evento clou della manifestazione sarà la popolare sfilata, prevista domenica 26 febbraio, che riunirà decine di maschere, slovene ma non solo (info in lingua inglese e slovena su: en.kurentovanje.net/festival). L'iniziativa, in corso dal 1960, ha il merito di testimoniare e mantenere vivo uno straordinario patrimonio culturale, costituito da una grande varietà di costumi e di riti tramandati di generazione in generazione.

Oltre al castello, a Poetovio ci sono diversi monumenti interessanti: il monastero domenicano fondato nel 1230, quello minorita, il municipio e la curiosa torre della città, che ha soltanto tre orologi. Ne manca uno sul lato rivolto al castello perché, si narra, i proprietari dell'epoca non vollero contribuire e i cittadini si vendicarono non rendendo visibile l'ora dal loro punto di osservazione. Nel borgo si possono visitare anche piccole botteghe che vendono artigianato locale e diverse gallerie d'arte.

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