L’Opera House di Sydney licenzia il soprano omofobo Tamar Iveri
SYDNEY. Allontanata su due piedi: è finita così per il soprano Tamar Iveri, originaria della Georgia, che si è vista cancellato il contratto con l’Opera House di Sydney, dove doveva interpretare Desdemona nell'«Otello» di Verdi in cartellone per il 5 luglio, dopo che nella sua pagina di Facebook è spuntato un pesante post omofobico in cui si bollavano gay e lesbiche come «masse fecali».
Il post, che ha suscitato sdegno e una bufera di polemiche, riprendeva una lettera indirizzata al presidente georgiano, dopo che gruppi cristiani ortodossi del Paese ex sovietico avevano aggredito partecipanti a un corteo di Gay Pride nella capitale Tbilisi.
«Sono orgogliosa di come la società georgiana ha sputato sulla parata. La prego, fermi i tentativi di introdurre le masse fecali dell'occidente nella mentalità del popolo con mezzi di propaganda», recitava il testo senza firma. Dopo una petizione di 4500 firme, la cantante ha ritirato le sue affermazioni e presentato scuse, ma il teatro dell'Opera, l’ha licenziata.
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