Morto a 70 anni Ulrich Beck teorico della società del rischio

ROMA. È morto a Berlino il giorno di capodanno, all’età di 70 anni Ulrich Beck, sociologo e uno dei più grandi pensatori comtemporanei, ideatore e teorico della cosiddetta «società del rischio». La...

ROMA. È morto a Berlino il giorno di capodanno, all’età di 70 anni Ulrich Beck, sociologo e uno dei più grandi pensatori comtemporanei, ideatore e teorico della cosiddetta «società del rischio». La sua opera principale, per l’appunto «La società del rischio», risale al lontano 1986 (con riedizione aggiornata nel 2007 e riferita ad un panorama mondiale) ma ebbe un tale impatto da essere tradotta in 35 lingue ed ancora oggi viene presa a riferimento per parlare di Europa, cosmopolitismo e problemi del mondo moderno. Problemi che per Beck erano - anzi sono - originati non dalle rotture con il passato ma dagli effetti che invece comporta la modernità. E la stessa minaccia terroristica lui la vedeva come conseguenza della modernizzazione, mentre i problemi climatici come conseguenza diretta dell’industrializzazione.

Proprio nel settembre scorso Beck era stato ospite al festival Pordenonlegge, dove tenne una lezione molto seguita dedicata a Europa e cosmpolitismo. «È mancato uno dei più grandi pensatori contemporanei», affermano in un comunicato i curatori di pordenonelegge Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet, unitamente al presidente e direttore della Fondazione pordenonelegge, Giovanni Pavan e Michela Zin. «Abbiamo avuto la fortuna - continua il comunicato - di conoscerlo e di ascoltarlo in una brillantissima lezione su “Come salvare il progetto europeo. L’atteggiamento cosmopolita”. È forte lo sconforto per aver perso una persona disponibile, sensibile e intelligente, una voce così importante per la conoscenza e l’analisi del mondo in cui viviamo». «Quello che ci serve – aveva spiegato Beck nel corso dell’incontro a Pordenone - è una parola nuova per comprendere l’europeizzazione. L’Europa non è uno Stato, non è un’unità territoriale, una nazione o una condizione definitiva. Per questo serve una parola nuova: per definire una geometria variabile, interessi nazionali variabili, relazioni interne ed esterne variabili, confini variabili, una democrazia variabile, una concetto di stato variabile e un’identità variabile».

Ulrich Beck era nato il 15 maggio del 1944 a Stolp, allora Pomerania oggi Polonia. Dopo la guerra la famiglia si trasferì a ovest, ad Hannover, dove visse assieme alle sue quattro sorelle. Fra il 1973 e 1979 ha lavorato come assistente all'Università di Monaco dove in seguito ha diretto la cattedra di Sociologia fino alla pensione nel 2009. Parallelamente era professore di sociologia alle Università di Bamberg e Muenster e 'visiting professor' a Cardiff ('95-'98) e, dal 1997, alla London School of Economics and Political Science (Lse). Nel 2011 divenne professore alla fondazione scientifica Maison des Sciences de l'Homme (Fmsh) a Parigi.

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