Morto James Salter, lo scrittore della perfetta felicità

Ex pilota di caccia, è mancato a 90 anni durante una seduta di ginnastica. Lo riscoprì Guanda
PARIS, FRANCE - OCTOBER 1: American writer James Salter poses for a portrait October 1, 1999 in Paris, France. (Photo by Ulf Andersen/Getty Images)
PARIS, FRANCE - OCTOBER 1: American writer James Salter poses for a portrait October 1, 1999 in Paris, France. (Photo by Ulf Andersen/Getty Images)

ROMA. È morto a 90 anni James Salter, scrittore americano che combattè a lungo con il dubbio titolo de "il più grande scrittore che non avete mai letto". Ex pilota di caccia, combattè nella guerra di Corea a fianco dell'astronauta Buzz Aldrin ed era considerato uno dei più grandi autori del suo tempo da fan quali Saul Bellow, Philip Roth e Joseph Heller, ma non riuscì mai a trasformare le lodi dei critici in successo commerciale.

Bello, alto e diritto anche nella vecchiaia, è morto ieri a 90 anni appena compiuti durante una "seduta di ginnastica" a Sag Harbor vicino all sua casa di Bridgehampton, nello stato di New York. Il suo primo libro, The Hunters (1956), scritto tra un duello aereo e l'altro con i caccia cinesi in Corea, diventò un film di Hollywood con Robert Mitchum, ma gli altri cinque romanzi ebbero pochi, seppur adoranti, lettori.

Nato il 10 giugno 1925 a New York come James Horowitz, studiò all'accademia militare di West Point e sopravvisse allo schianto del suo aereo da addestramento prima di essere mandato nel Pacifico. Cominciò a scrivere dopo il trasferimento in Francia, dove è ambientato il suo romanzo "A sport and a pastime", tradotto in Italia come "Un gioco e un passatempo". Si congedò dall'aeronautica con il grado di maggiore, per dedicarsi alla scrittura.

Nei decenni Salter ha pubblicato sei romanzi. Solo "All that is" ("Tutto quel che è la vita", pubblicato da Guanda) ottenne il successo globale che il suoi fan attendevano da tempo. Il suo ultimo libro, sempre uscito con Guanda, è “Una perfetta felicità”.

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