Ninetto Davoli in laguna ricordando “Medea”

L’attore partecipa al documentario di Sergio Naitza che ricostruisce il set del film del 1969 di Pier Paolo Pasolini
Di Antonio Boemo

GRADO. Dopo 47 anni, Ninetto Davoli è ritornato all'"Isola di Medea", a Mota Safòn nella laguna di Grado. Qui Pier Paolo Pasolini girò alcune scene del suo famoso film ispirato alla tragedia di Euripide. «Venirci dopo quasi cinquant'anni - afferma Davoli - è stata, ed è, una grande emozione. Quest'isolotto l'ho lasciato diverso, era un'altra cosa, oggi è bello, molto ben curato». Ma anche dalla lontananza, preso sempre da vari impegni, Ninetto Davoli ha detto che il suo animo è rimasto sempre qui e che Pier Paolo Pasolini è sempre il suo ispiratore che non si può dimenticare. Davoli non poté partecipare come attore a "Medea" in quanto nel 1969 stava prestando il servizio militare a Trieste. Ma durante le riprese un paio di scappate a Grado le fece, eccome. Così come Pasolini si recò lui personalmente a trovarlo a Trieste in qualche altra occasione. Tuttavia si ricorda tutto, di quell'isola che ha frequentato anche in seguito, sempre assieme a Pasolini e agli altri amici, anche perché non è nemmeno mancato a Grado in occasione della Settimana del Cinema, quel "Controfestival di Venezia" (così era stato battezzato dai critici) che ha avuto proprio in Pasolini uno dei maggiori ispiratori.

«Il mio animo resta qui - dice ancora - abbiamo frequentato Grado e Mota Safòn con la grande Maria Callas; il lavoro su "Medea" di Pasolini è stato poi a dir poco bellissimo». Oggi "Mota Safòn" è curata dagli ospitali animatori dell'associazione dei "Graisani de Palù" che anche ieri non hanno fatto a meno di preparare un lauto pranzo. Ma in cucina a coadiuvarli ha voluto esserci anche Ninetto Davoli... «Mi ricordo che allora uscivo col gommone per tornare a Grado e fare la spesa ma tante altre volte siamo andati a mangiare il "boreto" (a sentir pronunciare questo vocabolo prettamente gradese con l'immancabile intercalare romanesco di Davoli non si può non sorridere) ad Anfora dai Tognon (oggi è conosciuta come la Trattoria "Ai Ciodi")». «E dopo mangiato si tornava a lavorare».

Tutti ricordi che riaffiorano alla mente di Ninetto Davoli poiché in questi giorni è lui il filo conduttore di un documentario realizzato da Lagunamovies/Lagunafest che Sergio Naitza ha scritto e sta girando per la Karel Film&Video Production. Un film girato con il sostegno di Fvg Film Commission e Regione Fvg - Assessorato alla Cultura, con la collaborazione del Comune di Grado. «Questa settimana siamo a Grado con Ninetto Davoli - precisa il regista Naitza -, oltre che a Mota Safòn siamo stati anche a bordo dell'Edipo Re, l'imbarcazione di Giuseppe Zigaina che divenne 'salotto culturale' per l'entourage di Pier Paolo Pasolini». Saranno raccolte inoltre molte interviste con gradesi che avevano preso parte ai provini, o hanno prestato aiuto logistico, hanno incontrato e conosciuto Maria Callas, Giuseppe Pasolini e gli altri, tra i quali Giuseppe Gentile, il triplista azzurro che ha impersonato Giasone. E si gira non solo a Mota Safòn che indubbiamente affascina maggiormente, ma anche al Cinema Cristallo. «È rimasto intatto come allora - dice ancora Ninetto Davoli - tutto è rimasto tale e quale; altre emozioni. Mi ricordo tanti eventi, la contestazione dei veneziani... ma anche la proiezione di film di Pasolini come Porcile. Mentre veniva proiettata la prima al Cristallo era in fase d montaggio anche Medea...». Ninetto Davoli non ha partecipato a Medea ma è stato fra gli attori di altri film del registra friulano come Uccellacci e Uccellini, Edipo Re e Teorema e continua a lavorare... «sto sempre sulla breccia, cinema, televisione...; l'importante è che ce semo!».

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