Pieranunzi in jazz a Gorizia sognando Sting

Domani il pianista romano in concerto al “Verdi” con Simona Severini presenta il nuovo progetto “My Songbook”
Di Agostino Nalgi

GORIZIA. Non suona certo nuovo, agli amanti del jazz, e, più in generale, della musica, il nome di Enrico Pieranunzi. Ma, probabilmente, a più di qualcuno risulterà nuovo "My Songbook", l'ultimo progetto del pianista romano che domani, alle 20.45, al Teatro Verdi di Gorizia, sarà presentato da Pieranunzi e dalla giovane cantante Simona Severini. Ebbene, in cosa consiste "My Songbook"? «In un Cd che uscirà a gennaio e che raccoglie undici mie canzoni - racconta Pieranunzi -. Alcune sono canzoni nel senso più tradizionale della parola, altre sono pezzi jazz. In certi casi, sono stato io a inserire i testi sulle mie musiche come nel caso di quelle che ho scritto per Chet Baker. Ma nel Cd ci sono anche due casi in cui ho messo la musica su testi già esistenti, di Langston Hughes e della grande poetessa Jacqueline Risset».

Nell'appuntamento, che rientra nel cartellone del 25.mo festival teatrale "Castello di Gorizia. Premio Francesco Macedonio", organizzato dal Collettivo Terzo Teatro, Pieranunzi sarà appunto sul palco con la cantante Simona Severini: «Tutto è nato qualche anno fa quando Franco Fayenz mi disse di aver ascoltato in disco una ragazza di notevole talento. L'ho contattata e abbiamo cominciato a collaborare. È lei la voce di "My Songbook", il cui Cd vede anche la presenza di Luca Bulgarelli al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria. Tra l'altro, con Simona abbiamo preso parte alla compilation "Dalla in jazz": la Sony realizzò un Cd per omaggiare Lucio Dalla invitando vari artisti a incidere una canzone di Lucio. Io e Simona, in questo Cd, abbiamo scelto e inciso "Futura": Simona ha talento; canta il jazz e la musica antica; canta in inglese, in francese, in italiano».

Il concerto di domani non sarà, tuttavia, una ripetizione pedissequa del Cd. «Non proporremo tutti i suoi brani; invece, proporremo anche altri brani jazz e improvvisazioni» afferma Pieranunzi, pianista con la passione della letteratura. «Sì, amo molto letteratura, poesia, saggistica. Sono le mie grandi passioni. E amo molto il calcio che somiglia un po' al jazz». Un sogno? «Mi piace Sting. Lo ritengo un artista straordinario che ha sempre avuto un'impronta jazzistica. So che passa molti mesi l'anno in Toscana. Certi incontri accadono se devono accadere. Ma spero di poter collaborare con lui…».

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