«Sono la Ferrante» ammette su Twitter Anita Raja però è tutto falso

Qualcuno avrà pensato che era arrivato il momenbto di gettare la maschera. Di rivelare, una volta per tutte, chi sdi cela dietro il fortunato pseudonimo. Così è sembrato normale che la traduttrice...

Qualcuno avrà pensato che era arrivato il momenbto di gettare la maschera. Di rivelare, una volta per tutte, chi sdi cela dietro il fortunato pseudonimo. Così è sembrato normale che la traduttrice Anita Raja confermasse su Twitter di essere Elena Ferrante: «Apro questo profilo e presto lo chiuderò. Sarò qui solo per il tempo necessario a spiegare».

«Lo confermo. Sono Elena Ferrante. Ma questo ritengo non cambi nulla nel rapporto dei lettori con i libri della Ferrante. Non parlerò mai di Elena Ferrante, né risponderò a suo nome, né dirò nulla riguardo ai suoi libri. Vi ringrazio. Vorrei solo chiedere, ora che la curiosità che durava da anni è stata esaudita, di lasciarmi vivere (e scrivere) in pace.», ha scritto la Raja in una breve serie di post su Twitter. «Ritengo volgare e pericoloso il modo in cui si è voluti arrivare a pretendere di svelare un'identità violando privacy e regole. Ma pazienza», ha detto la scrittrice dopo l'outing della sua identità, protetta da anni, da parte del giornalista italiano Claudio Gatti sulla “Domenica” del “Sole 24 Ore”, negli Usa sulla “New York Review of Books”, sulla “Frankfurter Allgemeine” tedesca e su Mediapost francese.

Ma, poco dopo, è arrivata la smentita uffficiale. Quella Anita Raja, o se preferita quella Elena Ferrante, non sarebbe altro che un falso. Lo ha fatto sapere la casa editrice e/o che «ha parlato con Anita Raja la quale ha detto di non aver aperto alcun account». Quindi, tutto da rifare.

E mentre in Italia si discute chi sia veramente Elena Ferrante, il sito della Bbc ha dedicato un lungo articolo al caso editoriale in cui ha consultato editori ed esperti sulla rivelazione dell’identità della scrittrice.

Salman Rushdie, un autore la cui privacy è stata difesa a oltranza quando era sotto minaccia di una “fatwa” degli ayatollah iraniani, ha preso le difese di Anita Raja scrivendo su Facebook: «Io sono Elena Ferrante nello spirito di “Io sono Spartaco”».

«Io sono Spartaco», nel film con Kirk Douglas e Tony Curtis, è il celebre grido di solidarietà degli schiavi ribelli con il gladiatore che il governatore Crasso si accinge a crocifiggere.

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