Un frigorifero di nome Oz

Alla Galleria Bertoia di Pordenone un viaggio nei cento anni del marchio Zanussi
Di Franca Marri

di FRANCA MARRI

Sembrerebbe che gli manchi soltanto la parola: Oz se ne sta lì fermo, con i suoi piedini arrotondati, la sua forma morbida e panciuta, la placida tranquillità e la ferma consapevolezza di non poter non essere simpatico.

Oz è il frigorifero disegnato da Roberto Pezzetta, realizzato integralmente in poliuretano con la capacità di 230 litri, classe energetica A, sbrinamento automatico. Prodotto in serie limitata nel 1998, assieme a Zoe, una lavabiancheria, e Teo, la cucina, fa parte dei "prototipi personaggio" ideati nell'ambito di "Industrial Design" di Zanussi. Attualmente, nella sua tonalità azzurro pastello, fa bella mostra di sé nell'esposizione inaugurata qualche giorno fa alla Galleria Harry Bertoia di Pordenone, intitolata "Elettrodomesticità. Design e innovazione nel Nord-Est da Zanussi a Electrolux".

Realizzata nell'ambito della ricorrenza del centenario dalla fondazione della Zanussi, l'esposizione è caratterizzata dalla centralità assegnata al disegno industriale e sin dal titolo, come scrive il curatore Angelo Bertani, «intende sottolineare il fatto che nella sensibilità corrente relativa alla dimensione della tecnica si è oramai fatto spazio un concetto che ingloba la percezione stessa degli elettrodomestici, prodotti che hanno in comune alcune caratteristiche tecnologiche predisposte come amichevoli e che soprattutto sono da intendere come coprotagonisti della nostra vita domestica e della sua trasformazione nel tempo».

Ecco dunque che nei due piani della galleria si possono incontrare diversi di questi coprotagonisti della nostra vita, passata e presente, in una selezione dei prodotti più significativi realizzati dalla Zanussi a partire dalla sua fondazione fino alla sua confluenza nel Gruppo Electrolux nel 1984, per arrivare quindi ai nostri giorni. Da una stufa a legna del '16 ai piani cottura in vetroresina della fine degli anni ’80, passando per i televisori a 9 pollici degli anni ’70, sfilano i prodotti firmati da Gino Valle, Gastone Zanello, Andries Van Onck, Roberto Pezzetta e Luigi Molinis, ovvero da coloro che di volta in volta hanno caratterizzato con grande originalità il disegno industriale del Gruppo Zanussi.

In mostra ci sono pure alcuni esempi di rendering a illustrare le varie tappe che vanno dallo schizzo preliminare al progetto vero e proprio, al prodotto finito, cartoline pubblicitarie della fine degli anni Cinquanta, opere di Carlo Ciussi, Nane Zavagno, Luigi Veronesi, Danilo Jejcic e altri a suggerire un clima estetico affine e possibili collegamenti tra arte e design. Notevoli pure i progetti architettonici di Gino Valle commissionati negli anni '50 e '70 dalla Zanussi per i suoi uffici di Porcia.

Viene in tal modo raccontata la storia di un'azienda fondata cento anni fa da Antonio Zanussi, l'Officina Fumisteria di Antonio Zanussi, che in origine occupava trenta metri quadri, aveva tre dipendenti e produceva stufe a legna. Soltanto quattro anni dopo realizzava il primo modello standard di cucina a legna mentre nel 1933 faceva nascere il marchio Rex, ispirato al mitico transatlantico. Nel secondo dopoguerra l'azienda continua la sua crescita e trasferisce la propria sede a Porcia. Nel '51 ha una forza lavoro di più di 300 operai, inizia la produzione di cucine a gas cui seguiranno i frigoriferi e le lavatrici. A partire dal 1958 Zanussi si avvale di una propria unità per il disegno industriale; nel 1962 con la cucina a gas Rex 700 e nel '67 con la lavabiancheria P5 si aggiudica il Compasso d'oro, il premio di design più autorevole a livello mondiale. Tutto ciò grazie all'efficiente collaborazione tra tecnici e designer, ma anche grazie agli operai che in mostra non vengono certo dimenticati: due sequenze fotografiche digitali evidenziano il passaggio dal lavoro contadino a quello industriale, laddove le pareti di una sala appaiono interamente rivestite da immagini rappresentative dei vari aspetti della vita aziendale nei cento anni di riferimento: alcuni scatti sono di Italo Zannier.

A lato della rassegna, che rimarrà aperta sino al 22 gennaio, da segnalare un ciclo di conferenze che si terranno a Palazzo Mantica di Pordenone (tutte alle 18) e prenderanno in considerazione gli aspetti più specifici collegati al design, all'innovazione, alla diffusione dell'elettrodomestico nella seconda metà del '900, al futuro dell'industria manifatturiera nell'ambito del Nord Est. Il primo degli appuntamenti è in programma venerdì 14 ottobre con i giornalisti Piero Martinuzzi e Nico Nanni che si confronteranno su "Lino Zanussi: un innovatore prima dell'innovazione"; a seguire venerdì 28 ottobre il dialogo fra Anty Pansera e Roberto Pezzetta sul tema "Design a Nord Est: storia e peculiarità del disegno industriale del gruppo Zanussi/Electrolux", mentre venerdì 25 novembre l'architetto Pietro Valle parlerà su "Gino Valle e i progetti architettonici per la Zanussi". Info: www.comune.pordenone.it

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