Una camera acustica al Miela per i nuovi concerti della Chamber

Comincia il 29 gennaio con il Trio Chagall la stagione diretta da Fedra Florit Quindici appuntamenti con altri ospiti quali Ella van Poucke e Simone Gramaglia



Una camera acustica fatta di maestosi pannelli in legno per arrotondare e impreziosire la qualità del suono, godibili anche all’occhio sul fondo nero delle quinte teatrali. Sarà questa la prima novità che si troveranno di fronte i soci dell’Associazione Chamber Music il 29 gennaio del prossimo anno, quando la nuova stagione prenderà il via nella nuova sede del Teatro Miela con un concerto del Trio Chagall. Quindici i concerti per la stagione 2020, nove per la prima parte di stagione nel segno della migliore cameristica nazionale ed europea, più cinque nell’ambito del consueto Festival Pianistico autunnale “Giovani Interpreti e Grandi Maestri”; ancora cinque concerti a maggio fuori abbonamento, le domeniche mattina alle 11, infine il concerto “sotto l’albero” per brindare alle festività di fine anno. “Playing” l’han battezzata, forse per l’aria nuova suggerita dai cambiamenti in atto – imminente anche il trasloco di sede –, la stagione presentata ieri dalla presidente dell’associazione Maria Luisa Vaccari e dalla direttrice artistica Fedra Florit. Decisione sicuramente «patita», quella del cambio logistico, ha sottolineato Vaccari, «ma non ci snaturiamo, bensì ci innoviamo: inauguriamo una nuova era della Chamber Music, più easy, in un luogo che sarà il più accogliente possibile per tutti. Saremo portatori di un nuovo spirito, che è quello che serve ora per la grande musica. La camera acustica sarà pronta per l’inaugurazione, e questo potenziamento, questa energia massimizzata del suono fungerà quel giorno da prova generale anche per noi». «Quest’anno ci siamo molto concentrati sugli archi e il pianoforte – sottolinea Florit – come su musicisti particolarmente giovani: non a caso apriremo con un trio di ventenni torinesi che si sono qualificati come miglior gruppo la stagione passata». Li vediamo raccontarsi, i musicisti del Trio Chagall, in una pillola di “The tight tempo. Il giusto tempo”, il cortometraggio diretto da Davide Del Degan e prodotto da Chamber che sarà presentato in anteprima all’inaugurazione del 29 gennaio alle 20. 30 al Miela. «È il racconto per immagini del nostro ultimo concorso Premio Trio di Trieste, interessante anche per i silenzi prima delle esibizioni dei vari protagonisti. Magnifici e perfetti se non per «una nota acerba», i torinesi inaugureranno anche un altro leit motiv della stagione svelata ancora dalla direttrice: «il prossimo anno saranno i 250 anni dalla nascita di Beethoven», perciò sarà difficile trovane qualcuno che non lo porti in programma. Non mancheranno le star, dalla violoncellista Ella van Poucke al violista Simone Gramaglia, fino agli ensemble più noti: Quartetto Adorno, Sitkovetsky Piano Trio, Quartetto Werther, Trio Boccherini, Duo Vassiljeva – Filjak. «E in febbraio vorremmo rifare i “concerti col caschetto” – annuncia Florit –: dopo il successo incredibile a Palazzo Carciotti, la sfida è di farli nell’Auditorium di via Torbandena, un luogo amatissimo dai triestini e dove avevano luogo concerti bellissimi». —

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