A Milano una campagna dà voce alle donne che vogliono abortire

L'installazione di Medici del Mondo, 'è diritto, sia rispettato'

(ANSA) - MILANO, 21 MAG - Linguaggio denigratorio, obbligo di ascoltare il "battito del feto", antidolorifici negati: dopo Roma, Parigi e Torino, arriva a Milano 'The Unheard Voice', la campagna di Medici del Mondo che, attraverso una speciale installazione - una teca trasparente che riproduce un piccolo ambulatorio ginecologico - svela "cosa realmente accade" nelle stanze delle strutture sanitarie e fa ascoltare le voci delle donne che vogliono interrompere una gravidanza in Italia. L'evento è stato organizzato in occasione dell'anniversario dell'approvazione della legge 194 che dal 22 maggio 1978 permette l'accesso all'aborto in Italia. "Almeno in teoria - spiegano gli organizzatori -. Nella pratica, infatti, come documenta la campagna di Medici del Mondo, assistiamo ancora oggi ad un attacco sistematico all'accesso all'interruzione volontaria di gravidanza che, oltre a negare un diritto che dovrebbe essere garantito, può avere conseguenze, anche gravi, sulla salute mentale delle donne". La campagna mette nel mirino anche la Lombardia, "prima regione per numero assoluto di Ivg, ma pioniera della collaborazione tra amministrazione regionale e movimenti contro l'aborto, alte percentuali di obiettori di coscienza e maglia nera per i tempi di attesa (i più lunghi d'Italia dopo il Veneto)". L'iniziativa ha visto intervenire, tra gli altri, Elisa Visconti, direttrice di Medici del Mondo Italia, Giulia Crivellini, avvocata e co-fondatrice della campagna Libera di Abortire, la consigliera regionale del Pd Paola Bocci, il consigliere regionale del Patto Civico Luca Paladini e la comica Laura Formenti, ambassador della campagna. (ANSA).

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