A Napoli la panchina del "Rendez-vous per la pace"

Università, al Suor Orsola scultura dell'artista Valérie Hadida

(ANSA) - NAPOLI, 19 GIU - "L'Università non è soltanto un luogo di formazione al sapere ma è anche e soprattutto una comunità di formazione alla vita attraverso l'incontro, il confronto e l'aggregazione. E questa meravigliosa opera d'arte vuole essere proprio un'ulteriore occasione di 'Rendez-vous' per i nostri studenti". Così Lucio d'Alessandro, rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, presenta l'ultima novità dell'Ateneo: "Rendez- vous", scultura a grandezza naturale realizzata dall'artista francese Valérie Hadida, che ha trovato posto stabilmente sulle terrazze a mare dell'antica cittadella monastica. Uno dei luoghi più belli della città, posto alle pendici del colle Sant'Elmo ed affacciato sul Golfo proprio di fronte al Vesuvio, da oggi ha un ulteriore elemento di 'grande bellezza' all'interno del Suoro Orsola Benincasa che più volte è stata set cinematografico di registi italiani e che da 10 anni ospita una Scuola di cinema e televisione diretta dal produttore premio Oscar per "La grande bellezza" Nicola Giuliano. In bronzo, 260 kg, 165 cm di altezza per una delle 'donne sognanti' che caratterizzano la produzione artistica di Valérie Hadida, classe 1965, affermatasi in Francia attraverso la Galleria d'arte di Parigi Ariel Jakob con le sue caratteristiche opere a tema femminile che nascono e vengono modellate in argilla poi fusa in bronzo con una riconoscibile patina verderame. La scultura acquistata dal Suor Orsola rappresenta una giovane donna che siede su una panchina. "I suoi capelli al vento sembrano essere mossi dalla brezza del Mediterraneo - evidenzia il rettore - e accanto a lei sulla panchina c'è un posto libero ed è quello al quale, non solo simbolicamente, siederanno ogni giorno, magari per il tradizionale rito del caffè o per quello contemporaneo del selfie, gli studenti, cittadine e cittadini di questa antica Università". Il Suor Orsola ha individuato in una de "Les Petites Bonnes Femmes" di Valérie Hadida un simbolo di aggregazione tra gli studenti di una comunità accademica che ha avuto oltre cento anni fa in Adelaide del Balzo Pignatelli, Principessa di Strongoli, il primo rettore donna di un Ateneo italiano. "C'è grande emozione nel vedere proprio questa mia opera - racconta Valérie Hadida - esposta in uno dei luoghi del sapere più belli d'Europa e immaginare che la panchina della mia opera sarà l'occasione di un abbraccio tra giovani di culture e Paesi diversi capaci di creare integrazione interculturale in una fase di grandi conflitti mondiali". (ANSA).

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