Anche a Milano querele contro il sito sessista, si indaga

(ANSA) - MILANO, 18 SET - In Procura a Milano sono arrivate, in questi giorni, una decina di querele per diffamazione e violazione della privacy presentate da donne le cui immagini, senza consenso e con tanto di commenti beceri, sono finite sul sito sessista Phica.eu, chiuso dalla Polizia postale lo scorso 11 settembre. Il fascicolo, coordinato dal dipartimento dell'aggiunta Letizia Mannella, è stato assegnato al pm Giovanni Tarzia. La Procura di Roma, nelle scorse settimane, ha già aperto un'inchiesta sul caso del sito - dove venivano pubblicate senza autorizzazione foto rubate di donne, anche attrici, influencer, politiche - ipotizzando i reati di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, diffamazione ed estorsione (per presunte richieste di denaro, segnalate da vittime, per rimuovere contenuti sensibili). Era stato anche perquisito il presunto gestore, il 45enne Vittorio Vitiello, originario di Pompei ma residente a Firenze. Sempre a Roma è stata anche aperta un'indagine sulla pagina Facebook "Mia moglie" per revenge porn. La Procura di Firenze, poi, ha avviato un'inchiesta parallela in cui si ipotizza il reato di diffamazione ai danni della sindaca Sara Funaro. Intanto, l'avvocata Annamaria Bernardini de Pace sta portando avanti, con un pool di legali, un'azione collettiva per i casi dei siti sessisti per chiedere risarcimenti anche a Meta, in particolare per il gruppo "mia moglie". (ANSA).
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