Carmen Consoli, Balistreri rivoluzionaria contro il patriarcato

(ANSA) - ROMA, 05 MAG - "Che ne è della canzone politica alla Balistreri? Oggi si assiste a un impoverimento del linguaggio, al fenomeno della mancanza di contenuti, una cosa che riguarda tutta l'arte e dunque anche il cinema. Siamo insomma in una situazione orwelliana. Rosa è invece rivoluzionaria, la sua cultura nasce dal nulla, impara a scrivere e leggere da sola e si circonda di intellettuali, capisce che la cultura è l'unica cosa che la può far evolvere. Non si piega ai soprusi, non fa parte del ciclo dei vinti, è una rivoluzionaria contro il patriarcato". Così a Roma Carmen Consoli, che ha curato le musiche di 'L'amore che ho', biopic sulla cantante popolare siciliana, già al 42/o Torino Film Festival e ora in sala dall'8 maggio. Liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Luca Torregrossa, il film, diretto da Paolo Licata che ne firma anche la sceneggiatura con Maurizio Quagliana, Heidrun Schleef e Antonio Guadalupi, ha nel cast ben quattro attrici, Lucia Sardo, Donatella Finocchiaro, Anita Pomario e Martina Ziami, che prestano il volto a Rosa Balistreri nelle diverse fasi della sua vita. Il tutto per raccontare questa incredibile artista che è stata non solo simbolo del Mezzogiorno e della sua cultura, ma anche una cantautrice che ha lottato per i diritti dei lavoratori, contro la mafia e a favore dell'emancipazione femminile. Una donna, nata poverissima, che ha visto la galera e tanta tragedia intorno a sé. Una cantante popolare che si avvicina alla cultura italiana ufficiale grazie ai suoi incontri con Dario Fo, Andrea Camilleri, Franca Rame, Renato Guttuso. (ANSA).
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