Casino Royale, oggi come allora siamo 'Sempre più vicini'

(di Carlo Mandelli) (ANSA) - MILANO, 17 DIC - Trent'anni dopo 'Sempre più vicini' suona ancora e racconta un'intera generazione. Pubblicato nel 1995, l'album dei Casino Royale è diventato nel tempo un punto di riferimento della musica italiana alternativa, capace di attraversare le epoche senza perdere la propria tensione originaria. Un disco generazionale, così lo si potrebbe definire, che oggi è tornato in scena con una ristampa celebrativa in doppio vinile, rimasterizzata e affiancata per la prima volta dall'edizione su LP di '1996: Adesso!', disponibile esclusivamente in un box deluxe numerato. Inserito dalla stampa specializzata tra i 100 dischi più belli della musica italiana, 'Sempre più vicini' è considerato anche uno dei lavori che hanno contribuito a ridefinire linguaggi, suoni e immaginari della scena nazionale. Merito anche della produzione di Ben Young, che trasformò l'identità della band milanese, portandola da un'attitudine rock contaminata di black music a una dimensione più elettronica e urbana, allora inedita per il panorama italiano. "Riascoltandolo oggi ritrovo la stessa identica energia - ha raccontato Alioscia Bisceglia, voce storica dei Casino Royale - e se all'epoca si trattava di una tensione pre-millennio, oggi è la stessa ansia per il domani, lo stesso senso di solitudine nella città e nella comunità. È un disco estremamente attuale". Un lavoro che, figlio del suo tempo, è a suo modo un classico contemporaneo. Più che una semplice raccolta di canzoni, 'Sempre più vicini' è stato un progetto elaborato. "Ha innescato un meccanismo di cambiamento - ha spiegato Bisceglia - non solo dal punto di vista sonoro, ma anche visivo e di immaginario. Era una sintesi di musica, estetica, cinema, letteratura, vissuta però senza teorizzare troppo, in modo molto istintivo". La produzione di Ben Young resta uno degli snodi decisivi di quel percorso. "Ci ha ribaltati - ha ammesso Bisceglia - ed è stato un punto di svolta fondamentale: un vero scambio. Questo disco non avrebbe potuto suonare così senza di lui, ma neppure lui avrebbe potuto farlo senza gli elementi che portavamo noi". Da quell'incontro nacque un suono morbido in superficie, ma attraversato da una tensione feroce, fatto di linee di basso pulsanti, beat notturni e voci che si alternavano, tra quella più ruvida di Alioscia e quella più lirica di Giuliano Palma, nel raccontare il proprio tempo. Il riconoscimento della critica arrivò col tempo. "Non ce lo aspettavamo - ha detto ancora Alioscia - ma eravamo convinti di aver fatto qualcosa di nuovo per lo scenario italiano. Essere nei cento dischi più importanti della musica italiana è una grande soddisfazione, soprattutto considerando quanto sia stato faticoso e travagliato il nostro percorso". A completare il racconto di quell'epoca arriva '1996: Adesso!', live pubblicato originariamente nel 1996 e ora per la prima volta disponibile in vinile. "È fondamentale per raccontare quell'esperienza - ha spiegato ancora Bisceglia - perché testimonia come il disco sia diventato davvero nostro sul palco, dopo i tour. Dentro c'è il segno del cambiamento della band". Il box celebrativo, che include anche un booklet di foto inedite, card con le copertine originali e materiali grafici, restituisce materia a un suono nato per durare. Ma lo sguardo dei Casino Royale resta rivolto in avanti. "Il ritorno discografico vero della band è stato il recente 'Fumo' - ha sottolineato Bisceglia - e non penso a tour celebrativi: preferisco continuare quel percorso di analisi e riflessione iniziato anni fa". I Casino Royale sono, oggi come allora, 'Sempre più vicini' e con prospettive che guardano al futuro. (ANSA).
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