Charlot soldato e Vita da cani, due film di Chaplin con musiche dal vivo

Al Cinema Modernissimo di Bologna con l'Ensemble Concordanze diretto da Timothy Brock

(ANSA) - BOLOGNA, 12 DIC - Quella dei cineconcerti con musiche dal vivo per i bolognesi è una tradizione lunga ormai più di trent'anni: sia che si tratti delle proiezioni estive in piazza Maggiore, davanti a più di cinquemila spettatori, sia di quelle più intime al cinema Modernissimo o al Teatro Duse, il sold-out è certificato. Artefice è da sempre la Cineteca di Bologna che custodisce i fondi Chaplin e Keaton, i due cineasti, giganti del cinema muto, più presenti. La tradizione si rinnova anche in prossimità del Natale con la proposta, domenica 14 alle 18.15 al Modernissimo, di due mediomestraggi di Charlie Chaplin, 'Vita da cani' e 'Charlot soldato', realizzati entrambi nel 1918. A sonorizzarli sarà l'Ensemble Concordanze diretto da Timothy Brock, massimo esperto a livello mondiale sia come compositore di nuove colonne sonore, che di revisore di quelle già esistenti. Prima comica a due rulli girata da Chaplin per la Mutual, 'Vita da cani' "era una storia a fondo satirico, in cui paragonavo la vita di un cane a quella di un vagabondo - dichiarò lo stesso Chaplin. - Questo leitmotiv costituì la struttura nella quale innestai una quantità di trovate e situazioni umoristiche". Charlot, vagabondo affamato, salva un cagnolino randagio e insieme a una giovane cantante vagano tra fughe dalla polizia e piccoli espedienti. La Grande guerra diventa per il Chaplin di Charlot soldato il palcoscenico estremo in cui mettere alla prova il proprio talento nel mescolare commedia e tragedia. Charlot, recluta maltrattata al campo d'addestramento, sogna di essere al fronte. Tra pioggia, fango e nostalgia vive le difficoltà della trincea, riceve un pacco di gorgonzola che diventa arma involontaria e partecipa a un assalto da cui torna con 13 prigionieri. Scelto per una missione segreta, salva una giovane francese e, fingendosi ufficiale tedesco, rapisce il Kaiser e il Principe, acclamato dai commilitoni. Ma tutto era solo un sogno. (ANSA).

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