E' vero che tutti i vini "dealcolati" non contengono alcol?
Il mercato dei vini definiti dealcolati o dealcolizzati o No-Lo (no e low alcohol) sta crescendo, ma e' molto vario. La Commissione Ue ha adottato un nuovo pacchetto di misure per rendere piu' "attraenti e familiari" le denominazioni dei vini a bassa gradazione o analcolici.
Le tre definizioni proposte sono: "alcol free" quando il volume di alcol e' inferiore allo 0,5%, con la possibilita' di aggiungere la dicitura "alcol free 0,0%" quando il livello e' inferiore allo 0,05% per incontrare i gusti di mercati dove lo 0,0% e' apprezzato.
Infine per i vini oltre lo 0,5% di alcol ma al di sotto del 30%, che e' il livello minimo della categoria dei vini, la definizione proposta da Bruxelles e' "alcol light".
Non tutto e' cosi' semplice pero'. In una recente relazione al Parlamento, la Copagri* ha sottolineato che la definizione di alcol light rende difficoltosa la produzione di questa tipologia di vino e rischia di mettere sullo stesso livello prodotti molto diversi".
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