"Il palazzo del Gattopardo vive solo grazie a noi"

(ANSA) - ROMA, 25 MAG - Da sempre "la politica ci considera degli idealisti, dei sognatori. E solo perché noi chiediamo di avere strumenti come quelli di cui si è dotata la Francia, un paese che gareggia con l'Italia per la quantità di luoghi artistici unici. In Italia, a differenza della Francia, non c'è alcuno strumento filantropico per i privati". Parla la principessa Carine Vanni Calvello Mantegna di Gangi, proprietaria con suo marito, il principe Giuseppe Vanni Mantegna, del celeberrimo palazzo che a Palermo ospitò le riprese della festa de Il Gattopardo in cui Luchino Visconti rese immortale il valzer tra Claudia Cardinale e Burt Lancaster. Parliamo del Palazzo Valguarnera Gangi, ottomila metri quadrati di opere d'arte e di architettura, una delle storiche residenze private più preziose del mondo e tra le poche d'Europa a conservare integralmente gli arredi originali, da oltre 30 anni affidato unicamente alle cure e ai restauri ad opera dei proprietari. Perché l'Art Bonus non è applicabile per detrarre le spese sostenute per la tutela di un bene che non sia pubblico. "È un errore: si dovrebbe offrire, ai mecenati che lo vogliono, di defiscalizzare gli interventi. Io non chiedo soldi allo Stato, i mecenati che vorrebbero investire ci sono. Perché ostacolarli?" dice la principessa nei giorni in cui dalla politica si attende il provvedimento che dovrebbe uniformare l'Italia alla Francia o alla Germania per un altra agevolazione fiscale: il taglio dal 22% al 7% o 5,5% dell'Iva sulle importazioni e le transazioni relative alle opere d'arte. (ANSA).
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