Il restaurato Cirano di Bergerac apre le Giornate del Muto

(ANSA) - PORDENONE, 11 SET - Un intenso primo piano di Dorothy Mackaill dal film The Man Who Came Back (La rinascita) di Emmett J. Flynn è l'immagine della 44/a edizione delle Giornate del cinema muto di Pordenone, diretta per il decimo anno da Jay Weissberg, in programma dal 4 all'11 ottobre al Teatro Verdi. Dopo l'appuntamento al Teatro Zancanaro di Sacile il 3 ottobre, con il capolavoro di Buster Keaton The Cameraman, accompagnato dalla Zerorchestra, l'apertura ufficiale sabato 4 al Verdi sarà con l'anteprima mondiale del nuovo restauro di Cirano di Bergerac di Augusto Genina e la partitura del compositore americano Kurt Kuenne, eseguita dall'Orchestra da Camera di Pordenone diretta da Ben Palmer. Evento speciale anche domenica 5, con 29 cortometraggi giapponesi degli anni '30, originariamente su carta opaca, salvati e digitalizzati da Eric Faden: Pordenone è la prima città europea a ospitare questo evento che avrà l'accompagnamento dal vivo di Yoko Reikano Kimura (koto) e Hikaru Tamaki (violoncello). Un appello contro la guerra, l'evento di mercoledì 8 con materiali dell'Imperial War Museum di Londra: il documentario britannico The German Retreat and Battle of Arras (Ritirata tedesca e Battaglia di Arras) accompagnato con la partitura per 10 musicisti e 16 coristi della compositrice britannica Laura Rossi sarà seguito da Palestine - A Revised Narrative (Palestina - Una narrazione riveduta), un montaggio dell'artista, compositrice e pianista libanese Cynthia Zaven di cinegiornali sulla Palestina al tempo della prima guerra mondiale. L'accompagnamento è frutto della collaborazione tra Zaven e la sound designer Rana Eid. La chiusura sabato 11 ottobre (in replica domenica 12) ancora con Keaton, affiancato da Natalie Talmadge, in Our Hospitality (Accidenti… che ospitalità!). La partitura musicale è del compositore sloveno Andrej Goričar, anche alla direzione dell'Orchestra of the Imaginary di Lubiana: un omaggio a Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025. (ANSA).
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