'In Italia cresce la mediazione civile, più 14,9% nel 2023'

Focus in Camera di commercio a Bari, 'vantaggio per le Pmi'

(ANSA) - BARI, 27 GIU - Nel corso del 2023 (ultimo dato aggiornato) in Italia ci sono stati 178.182 casi di mediazione civile con un aumento del 14,9 per cento rispetto all'anno precedente. Si tratta di uno strumento di dialogo rapido e flessibile, che offre un vantaggio competitivo alle piccole e medie aziende del paese, specialmente nel bacino del Mediterraneo, una delle aree a più alta densità di traffici commerciali e investimenti transfrontalieri, ma con ordinamenti giuridici eterogenei e prassi differenti che rendono le controversie commerciali complesse e costose. Di questo si è parlato oggi a Bari nel corso dell'incontro 'MedInPuglia-La mediazione del Mediterraneo in Puglia', promosso dalla Camera di commercio del capoluogo pugliese, dall'università Aldo Moro, dalla fondazione Aequitas Adr e dall'Organismo di mediazione e conciliazione forense dell'Ordine provinciale degli avvocati. Presenti, fra gli altri, la presidente dell'ente camerale, Luciana Di Bisceglie, la consigliera tesoriera dell'ordine provinciale degli avvocati, Roberta De Siati, il presidente nazionale della fondazione Aequitas Adr, Diego Comba, e il rettore di UniBa, Stefano Bronzini. L'obiettivo è incentivare il ricorso alla risoluzione alternativa delle controversie riducendo costi e tempi rispetto alle tradizionali procedure legali. "La mediazione - ha detto Di Bisceglie - è uno strumento fondamentale per le Pmi, che spendono in media 312 ore all'anno per la gestione delle pratiche burocratiche". De Siati ha evidenziato che "è fondamentale che anche gli avvocati si sentano protagonisti di questo percorso culturale e professionale per offrire ai cittadini risposte più rapide, consapevoli e orientate alla composizione dei conflitti". Secondo Comba, la mediazione non è "solo un'alternativa al processo, ma un metodo di giustizia efficace, sostenibile e centrato sulla persona". (ANSA).

Riproduzione riservata © Il Piccolo