Leoncavallo, San Dionigi non all'altezza della nostra storia

Area malsana, bandi deserti per barriera economica rilevante

(ANSA) - MILANO, 11 SET - "Ci sembra che la proposta non sia all'altezza della storia del Leoncavallo ed è lontana dai desiderata di quella parte di città che ha manifestato sabato". Così il Leoncavallo in un post sui social - ripreso da alcuni quotidiani - si è espresso sull'area di via San Dionigi "individuata dal Comune di Milano. Area totalmente dismessa e inagibile fino a bonifica e messa a norma. Un posto malsano, forse avvelenato, sul quale occorrono ulteriori indagini per attestare che non si metta a rischio la salute di chi ci entra. Tutto questo costituisce una barriera economica estremamente rilevante per chiunque e che motiva i precedenti risultati di bando andati deserti. Siamo convint* che né Catella né De Corato manifesteranno il loro interesse". "Sabato scorso - scrive il centro sociale su Instagram - la città si è espressa sullo sfratto del Leoncavallo. Ne è venuta una risposta senza equivoci, nei numeri e anche nei contenuti ed ora sta alla politica dare una risposta adeguata". "Occupare uno spazio per fare attività culturali e politiche - si legge ancora - costituisce una forma di redistribuzione della ricchezza in contesti sempre più sbilanciati verso la gentrificazione e il privilegio di pochi, pochissimi cittadini molto facoltosi, non può essere derubricato come semplice gesto di illegalità". Ora "le associazioni e i collettivi transgenerazionali del Leoncavallo sono nomadi e lo saranno per un qualche tempo. Il destino è indeterminato", con da un lato "l'area di via Watteau, area ex industriale che negli ultimi 30 anni è stata infrastrutturata per un uso diverso: sociale e pubblico, ed è perfettamente funzionante, in sicurezza, attrezzata. Oggi e per i prossimi anni sarà una sorta di demanio militare ufficiosamente istituito". Dall'altro lato San Dionigi, proposta giudicata "non all'altezza". (ANSA).

Riproduzione riservata © Il Piccolo