LGBT o LGBTQIA+? Ecco il significato di queste sigle

Per rappresentare la comunita' arcobaleno, da diversi anni si utilizzano una serie di acronimi come LGBTQ, LGBTQIA, LGBTQIA+, e altri ancora. L'obiettivo e' descrivere chi, per ragioni biologiche, culturali e/o sociali, non si conforma agli standard del binarismo di genere (rigida divisione maschio/femmina), della cisessualita' (corrispondenza tra identita' di genere e sesso assegnato alla nascita) e dell'eterosessualita' (attrazione romantica/sessuale verso il sesso opposto). In origine, si utilizzava la sigla GLB, successivamente diventata LGB, per indicare uomini gay, donne lesbiche e persone bisessuali. La lettera T e' stata aggiunta per rappresentare le persone transgender (chi sente di appartenere al genere opposto a quello assegnato alla nascita). La parola "transgender" ha sostituito negli ultimi anni "transessuale" perche' quest'ultima era associata a un percorso medico obbligatorio e patologizzante. Spesso la sigla LGBT viene ampliata. Oggi, ad esempio, si utilizza anche LGBTQIA+.

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