Lula, 'l'operazione in favela a Rio una mattanza, un disastro'

(ANSA) - BELEM, 04 NOV - Il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha definito "una mattanza" l'operazione di polizia che la scorsa settimana ha provocato oltre 130 morti in due favelas di Rio de Janeiro controllate dal Comando Vermelho, la seconda più potente organizzazione criminale del Paese. "Non c'era l'ordine di uccidere, e invece c'è stata una mattanza", ha detto Lula in una conferenza con la stampa estera a Belem, definendo l'azione "un disastro". Secondo il presidente, il blitz è stato condotto dalle autorità dello Stato "in esecuzione di mandati giudiziari che prevedevano la cattura di decine di membri del gruppo, non la loro morte". Lula ha sottolineato che gli organi federali stanno indagando "su come si sia svolta l'azione" e ha lamentato che molte delle vittime siano state "sepolte senza autopsia", compromettendo l'accertamento delle responsabilità. Il capo dello Stato ha ricordato gli sforzi del suo governo per rafforzare il contrasto al crimine organizzato, "non solo in Brasile, ma anche a livello sudamericano", e ha ribadito la necessità di "un migliore coordinamento tra forze federali, statali e municipali". Lula ha inoltre ricordato che l'esecutivo ha inviato al Parlamento un progetto di riforma costituzionale per migliorare il coordinamento delle forze di sicurezza: proposta osteggiata da diversi governatori, soprattutto di area conservatrice, che temono una riduzione della propria autonomia in materia di sicurezza pubblica. (ANSA).
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