Massenzio riapre al pubblico, Santa Cecilia torna dopo 46 anni

Ieri, 8 giugno, inaugurazione con le Quattro Stagioni di Vivaldi

(ANSA) - ROMA, 09 GIU - L'Accademia Nazionale di Santa Cecilia è tornata ieri, 8 giugno, dopo 46 anni nella Basilica di Massenzio con un grande concerto della sua Accademia Barocca incentrato sulle Quattro Stagioni di Vivaldi in occasione della riapertura al pubblico del sito dopo cinque anni di lavori di restauro e riqualificazione curati dal Parco archeologico del Colosseo diretto da Alfonsina Russo. ''Questa è una serata di gioia e grande soddisfazione per tutti noi - ha detto Rus la direttrice -. Tra gli obiettivi degli interventi vi era anche quello di offrire un nuovo racconto della Basilica, con un percorso di visita e un palco che potesse ospitare nuovamente i concerti estivi dell'Accademia di Santa Cecilia, riportando l'istituzione all'interno del monumento''. L'Accademia Barocca, unico gruppo di musica antica in Italia formatosi all'interno di un'Orchestra sinfonica che utilizza strumenti d'epoca o fedeli ricostruzioni per il repertorio di ogni periodo, si è esibita nel capolavoro di Vivaldi con Giovanni Andrea Zanon in qualità di violino solista e concertatore; a Toni Servillo è stata affidata la lettura di quattro sonetti, uno per stagione, probabilmente scritti dallo stesso compositore, che hanno affiancato l'esecuzione musicale. Il concerto è stato accompagnato da videomapping realizzati per l'occasione e ispirati al tema delle Quattro Stagioni. "Dal 2026 l'Accademia di Santa Cecilia ritornerà a Massenzio con un festival estivo sinfonico-corale - ha detto Massimo Biscardi, presidente sovrintendente dell' Accademia di Santa Cecilia - . Oggi eseguiamo le Quattro Stagioni di Vivaldi e c'è un significato in questa scelta: sono trascorsi tre secoli dalla scrittura di questo lavoro e noi spesso pensiamo, erroneamente, che in questo arco di tempo la musica di Vivaldi sia sempre stata eseguita. In realtà i suoi lavori andarono perduti e furono ritrovati solo all'inizio del Novecento, e in particolare Le Quattro stagioni furono incise per la prima volta proprio dall'Orchestra di Santa Cecilia. Siamo felici di poter tornare a Massenzio con queste musiche per noi cariche di significato". La prima registrazione mondiale della composizione fu eseguita per la casa discografica Cetra dai musicisti ceciliani diretti da Bernardino Molinari nel 1942. Il legame tra l'Accademia e la Basilica affonda le sue radici negli anni Trenta del Novecento quando Santa Cecilia, oltre alle tradizionali stagioni sinfonica e cameristica, inaugurò una stagione estiva che si svolse prevalentemente proprio nella Basilica di Massenzio: a partire dal 21 giugno 1933 fino al 2 agosto 1979 vi furono realizzati ben 693 concerti. Numerosi i grandi nomi che si sono succeduti sul podio dei concerti ospitati nella Basilica: Tullio Serafin, Pietro Mascagni, Vittorio Gui, Franco Ferrara, Guido Cantelli, Gianandrea Gavazzeni, Heitor Villa-Lobos, Clemens Krauss, Andrés Cluytens, Carlo Maria Giulini, Lorin Maazel, Claudio Abbado, John Barbirolli, Riccardo Muti, Lovro von Matačić, Igor Markevitch e Yuri Temirkanov. Bernardino Molinari vi diresse L'Inverno l'11 luglio 1938, Pierluigi Urbini L'Estate nel 1965, mentre Leopold Stokowski, il 22 luglio del 1966, sul podio dell'Orchestra di Santa Cecilia diresse tutte e quattro le Stagioni. La Basilica di Massenzio è l'ultima e più imponente basilica civile del centro monumentale di Roma, costruita tra il 308 e il 312 d.C. e uno dei luoghi più suggestivi della Roma antica. È stata interessata negli ultimi cinque anni da un lungo e importante lavoro di messa in sicurezza, consolidamento e restauro. Assieme al restauro della volta dell'aula centrale e alla realizzazione di una nuova pavimentazione in armonia con le strutture antiche, è stato realizzato un palco per concerti e un percorso espositivo sulla storia del monumento. L'apertura della stagione concertistica alla Basilica di Massenzio proseguirà a luglio con il Teatro dell'Opera. (ANSA).

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