Naufragio a Lampedusa, l'ultimo viaggio dei feretri

(ANSA) - AGRIGENTO, 16 AGO - La neonata di 11 mesi, il papà e un'altra persona verranno tumulati a Canicattì; tre adulti a Palma di Montechiaro, due a Grotte, uno a Castrofilippo e un altro a Joppolo Giancaxio. La drammatica suddivisione è stata fatta dalla Prefettura di Agrigento, grazie alla grande disponibilità dei sindaci agrigentini. I feretri sbarcati dal traghetto Las Palmas sulla banchina di Porto Empedocle sono in corso di trasferimento verso i paesi dove saranno tumulati. "C'è sempre stata la nostra disponibilità. Canicattì ha dato, fino ad ora, sepoltura ad almeno 130-140, migranti. Dobbiamo essere solidali, perdono la vita per trovare un po' di pace, per inseguire lavoro e futuro. Tocca il cuore tutto questo - dice il sindaco Vincenzo Corbo -. Spesso non ci si pensa. Una mamma che si mette in mare, su una barchetta fatiscente, con la figlioletta di appena 11 mesi: è questa la disperazione!". Corbo, visibilmente commosso, ricorda anche che nella sua prima consiliatura accolse 11 bare tutte insieme: "Era il 2007, abbiamo dato loro l'ultimo saluto in chiesa Madre. È toccante, ed è un problema serio, quando arrivano bare che hanno soltanto un numero, nessun nome". Fra i tanti ricordi in tema d'immigrazione, il sindaco ne rievoca uno: "Una notte, era l'una e mezza, mi hanno chiamato dalla questura. C'erano una mamma, un papà e un fratello arrivati dall'Inghilterra e cercavano il loro familiare morto annegato. Ho aperto io stesso quella notte il cimitero e ho permesso loro di riconoscere il loro figlio e fratello: un ragazzone altro un metro e 90. È stato uno strazio, terribile, terribile". (ANSA).
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