Nippon Steel-U.S. Steel, dubbi su fusione dopo parole Trump

Washington punta a golden share nell'accordo, senatore Usa

(ANSA) - TOKYO, 01 GIU - Solleva numerosi dubbi, tra gli investitori e l'opinione pubblica in Giappone, lo scopo del progetto di acquisizione di Nippon Steel della statunitense US Steel, con i dettagli ancora in fase di definizione dopo i molteplici capovolgimenti avvenuti dal dicembre del 2023. In un recente discorso presso l'impianto dell'azienda americana in Pennsylvania, il presidente Donald Trump ha definito Nippon Steel un "grande partner" e ha detto che i due produttori di acciaio formeranno una "relazione straordinaria", senza tuttavia offrire dettagli sull'accordo, che non ha mai descritto come l'acquisizione desiderata dall'azienda giapponese. "La cosa più importante è che U.S. Steel continuerà ad essere controllata dagli Stati Uniti. Altrimenti non avrei fatto l'accordo", ha dichiarato Trump, dopo essersi sempre opposto all'offerta da oltre 14 miliardi di dollari durante la campagna elettorale del 2024, al pari del suo predecessore Joe Biden, citando motivi di sicurezza nazionale. Al suo ritorno alla Casa Bianca Trump ha detto ai giornalisti che "deve ancora approvare l'accordo finale tra i due produttori di acciaio". La Commissione per gli investimenti esteri dovrà condurre un'altra revisione della proposta di Nippon Steel, e una volta completata Trump avrà tempo fino a giovedì per decidere se accettare la serie di richieste di Nippon Steel. L'offerta per l'acquisizione di US Steel prevede che il governo statunitense ottenga una cosiddetta golden share, una struttura di controllo in qualche modo unica che gli consentirà di approvare i membri del consiglio di amministrazione, sebbene non appare chiaro se queste clausole siano effettivamente necessarie per ottenere il via libera all'acquisizione. A questo riguardo il senatore repubblicano della Pennsylvania, Dave McCormick, ha affermato che queste misure garantiranno che i livelli di produzione non vengano ridotti e che i posti di lavoro americani siano protetti: "Si tratta di un accordo di sicurezza nazionale che sarà firmato con il governo statunitense. Ci sarà un amministratore delegato statunitense, e un consiglio di amministrazione a maggioranza statunitense". Secondo i media giapponesi, tuttavia, non è ancora chiaro come il consiglio di amministrazione di una filiale statunitense possa costringere Nippon a investire il denaro, mentre lo stesso sindacato United Steelworkers ha confermato in un comunicato di non aver partecipato ad alcuna discussione con la Casa Bianca o con l'azienda, e di non sapere cosa comprenda l'accordo finale. Né U.S. Steel o Nippon Steel hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche sulla fusione. (ANSA).

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