Per l'omicidio in giardini di Prato fermato un 17enne

Avrebbe colpito a morte con un cacciavite un latitante

(ANSA) - PRATO, 14 MAG - Per l'omicidio in un giardino pubblico di Prato dell'8 maggio scorso - vittima un albanese di 35 anni - è scattato il fermo di un 17enne accusato di omicidio volontario. Secondo procura e squadra mobile, sarebbe stato lui ad aver sferrato i fendenti mortali, con un cacciavite, a Vladimir Lleshi. Il 17enne - adesso nel carcere minorile di Firenze - era già stato sospettato e interrogato negli uffici della questura dopo l'omicidio insieme a un 19enne, anche questo albanese. I loro racconti non avevano convinto gli inquirenti, tuttavia vennero rilasciati. Il fermo è scattato ieri pomeriggio. I due abitano in una struttura di accoglienza. Accertamenti tecnici hanno fatto indirizzare le indagini contro il 17enne gravemente indiziato di aver impugnato il cacciavite e sferrato il colpo mortale all'emitorace sinistra. Invece il 19enne sarebbe stato in possesso di un trincetto ma la polizia crede alla sua versione dei fatti laddove ha detto di aver gettato lo strumento. Il cacciavite è considerato compatibile con le ferite mortali subite dalla vittima. L'uomo ucciso, Vladimir Lheshi, risulta un latitante: avrebbe dovuto scontare una condanna a 8 anni per rapine nella provincia di Pistoia, ma era evaso e si era reso irreperibile. (ANSA).

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