Processo gasdotto Tap, tutti assolti vertici e società

Sentenza del Tribunale di Lecce, reati in parte prescritti

(ANSA) - LECCE, 12 MAG - Sono stati tutti assolti dal Tribunale di Lecce la società Tap e 18 persone tra cui i vertici del management dell'epoca accusati, a vario titolo, di deturpamento di bellezze naturali, danneggiamento, violazione del testo unico in materia edilizia, inquinamento ambientale per il lavori di realizzazione del tratto terminale salentino del gasdotto. La giudice Panìco ha disposto l'assoluzione "perchè il fatto non sussiste" per gli otto imputati per i quali il pm Alessandro Prontera aveva chiesto la condanna per la sola accusa di inquinamento ambientale. Per gli altri capi d'imputazione il pm aveva chiesto l'assoluzione o la prescrizione. Assolti quindi Michele Elia, ex country manager di Tap Italia, oggi presente in aula, Gabriele Lanza, project manager di Tap; Luigi Romano, Adriano Dreussi, Piero Straccini e Luca Gentili, manager di Saipem (principale appaltatore dei lavori di costruzione del microtunnel); Yuri Picco e Aniello Fortunato, rispettivamente responsabile di commessa e direttore tecnico di cantiere della Icop, società incaricata di realizzare il pozzo di spinta. A ognuno degli otto imputati per i quali era stata chiesta la condanna era stato anche chiesto di pagare una multa di 66.667 euro. Ad inizio udienza i comuni di Melendugno e Vernole in virtù dell'accordo siglato con Tap (ottenendo ristori complessivi di oltre 8 milioni di euro), avevano ritirato la costituzione di parte civile. Tap è il gasdotto che trasporta metano dall'Azerbaijan all'Italia approdando sulle coste del Salento. (ANSA).

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