Processo Grillo Jr, Bongiorno 'per i 4 volontà donne vale zero'

(ANSA) - TEMPIO PAUSANIA, 01 LUG - "In questo processo emerge una concezione della donna il cui consenso vale zero". Così in aula l'avvocata Giulia Bongiorno, che insieme al collega Dario Romano rappresenta la studentessa italo norvegese, principale accusatrice di Ciro Grillo e dei suoi tre amici, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, nelle ultime battute del processo per stupro di gruppo che si sta svolgendo a Tempio Pausania. Dopo le richieste dell'accusa - 9 anni per tutti e quattro gli imputati - è stata infatti la volta delle parti civili. Un'intervento molto duro quella di Bongiorno, davanti al collegio del tribunale presieduto dal giudice Marco Contu. Parlando della sua assistita ha detto: "Viene definita ripetutamente negli atti tr... non perché lo è ad inizio serata, ma perché lo diventa dopo la vodka. Questo processo resterà nella storia giudiziaria per le 1.675 domande che sono state poste alla mia assistita durante il suo esame. La ragazza ha retto e ha risposto sempre in modo coerente". Poi, mostrando la foto scattata dagli imputati e che li ritrae nudi vicino al viso dell'amica della studentessa che dorme sul divano, ha nuovamente attaccato: "Per i ragazzi non importa che lei non volesse avere nessun tipo di rapporti. La sua volontà non viene presa in considerazione, vale zero". Parlando poi con i giornalisti, ha aggiunto: "È un momento importante per la mia assistita, perché questo processo è stato impegnativo, sofferto e il fatto che ci sia stata questa requisitoria e il mio intervento oggi, significa che si sta avvicinando la conclusione. Lei segue da lontano, non pensate che non stia soffrendo e che non stia ogni istante della sua vita in attesa di questa decisione, però almeno vediamo la fine". "Le parti civili non fanno mai commenti sulla pena - ha infine chiarito Bongiorno - l'importante è che il pubblico ministero, in modo lucido, abbia ricostruito nei dettagli i fatti. Per noi quello che è importante è che sia affermata la verità, il tema pena non ci riguarda, ci interessa il tema responsabilità". (ANSA).
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