Sequestrati 315mila capi di lusso contraffatti in porto Trieste

Operazione di Gdf e Adm, 14mila abiti andati in beneficenza

Maxi-sequestro di merce contraffatta nel porto di Trieste, dove la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno intercettato martedì 2 dicembre oltre 315mila capi d'abbigliamento e accessori riportanti marchi di lusso falsificati, per un valore di circa tre milioni di euro.

La spedizione, arrivata da Tekirdag (Turchia) e diretta a Varsavia, era nascosta in un tir turco individuato grazie ad una “analisi di rischio” condotta in area portuale.

Tra gli articoli regolarmente dichiarati erano occultati capi con loghi Chanel, Burberry, Dolce & Gabbana, Louis Vuitton, Gucci, Guess, Moncler, Prada e altri, destinati al mercato parallelo del falso. Il legale rappresentante di una società polacca è stato denunciato per introduzione e commercio di prodotti con segni falsi.

I tecnici delle maison hanno confermato la contraffazione. Negli ultimi due anni, nello scalo giuliano sono stati intercettati quasi 2 milioni di articoli falsi, confermando il porto come snodo critico per questo tipo di traffici.

Oltre alla merce contraffatta - destinata alla distruzione - sono stati sequestrati anche 14mila capi "di copertura", poi devoluti in beneficenza. Tra i beneficiari la Fondazione "Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin".

La presidente, Daniela Angela Schifani Corfini, ha ringraziato Procura, Gdf e Adm per il sostegno alle fasce più deboli. "L'attenzione e la sensibilità dimostrata aiuta notevolmente i nostri sforzi e ci permette di provvedere a ciò di cui le persone che quotidianamente accogliamo hanno bisogno e migliorare, per quanto possibile, la qualità delle loro vite". 

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