Sgominata gang dello spaccio nel Livornese, 9 in carcere su 18 indagati

Operazione Penny Black su indagini dei carabinieri di Cecina

(ANSA) - LIVORNO, 16 DIC - Eseguita dai carabinieri di Livorno un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip nei confronti di nove soggetti di nazionalità tunisina e albanese ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, con l'aggravante della continuazione, di traffico e spaccio di stupefacenti, e anche di reati connessi all'uso di armi, rapina ed estorsione. Il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere per loro mentre per altri nove indagati sarà valutata la posizione dopo gli interrogatori. Ha partecipato all'operazione il Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria (Roma). Le attività riguardano le province di Livorno, Pisa e Prato. L'indagine, sviluppata dalla compagnia di Cecina (Livorno), denominata 'Penny Black', era focalizzata sul contrasto allo spaccio di cocaina e hashish. Nei confronti di un indagato, che ora si troverebbe in Spagna, verranno avviate le ricerche in ambito internazionale. I carabinieri di Cecina (Livorno) hanno iniziato gli accertamenti dopo un arresto in flagranza nel settembre 2023 di un soggetto con oltre 100 grammi di cocaina; tale fatto ha consentito di individuare l'esistenza di un gruppo criminale, attivo nella provincia di Livorno e con fiorente attività di spaccio, nell'ordine di circa un chilo di hashish e cocaina alla settimana. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire la disponibilità di basi logistiche per lo stoccaggio della droga e l'utilizzo di veicoli a noleggio per le attività illecite, oltre a documentare la pericolosità sociale del gruppo manifestata attraverso il porto abusivo di armi e l'esplosione di colpi di fucile in luogo pubblico a scopo intimidatorio, oltre al ricorso a metodi violenti per procacciarsi stupefacente, tra cui una rapina per impossessarsi, senza corresponsione di denaro, di un borsone contenente hashish. Sempre per le indagini dell'Arma il gruppo sarebbe anche autore di estorsioni per il recupero crediti da attività illecite. Ringraziando l'Arma dei carabinieri il prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi ha sottolineato la pericolosità sociale degli arrestati. "L'azione condotta, in stretto raccordo con la procura della Repubblica - ha detto Dionisi - ha consentito di smantellare un pericoloso sodalizio criminale, responsabile di gravi reati, restituendo sicurezza e fiducia alla comunità". (ANSA).

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