Stragi naziste, Ordine al merito Germania a superstite 95enne

(ANSA) - CIVITELLA VAL DI CHIANA (AREZZO), 27 GIU - "Se si combatte l'odio con l'odio, non si finisce mai". Con queste parole, Ida Balò, 95 anni, sopravvissuta alla strage di Civitella in Valdichiana (Arezzo) avvenuta il 29 giugno del 1944, ha sottolineato l'importanza della pace "disarmata e disarmante", richiamando anche il messaggio di Papa Leone XIV. Lo ha detto nella cerimonia durante la quale è stata insignita dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania. Il riconoscimento, conferito dal presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, è stato consegnato a Civitella in Valdichiana dall'ambasciatore tedesco in Italia, Hans Dieter Lucas. Il conferimento c'è stato a due giorni dall'81/o anniversario della strage nazista di Civitella, rappresaglia contro la popolazione civile che il 29 giugno 1944 costò la vita a 244 persone, gli abitanti del capoluogo e dei borghi rurali circostanti. Ida Balò ha ricordato le difficoltà incontrate nel raccontare la tragedia, tra critiche e attacchi: "Sono andata avanti perché sono cocciuta come un mulo. A scuola non parlavo mai, poi un giorno mi chiesero di scrivere un tema. All'inizio lasciai il foglio bianco, poi cominciai a raccontare la strage. 'Vivevo serena e tranquilla, non avevo problemi di alcun tipo ma quel 29 giugno tutto è cambiato' scrissi". Il suo racconto, intenso, commosse il personale scolastico: "Mi chiamarono in presidenza, una signora con il mio tema in mano piangeva. Mi disse: 'Sei di Civitella? Ti vogliamo tutti bene'". Nel conferire il riconoscimento l'ambasciatore tedesco Hans Dieter Lucas ha sottolineato come "per molti anni a Civitella è mancata una celebrazione ufficiale. La popolazione, infatti, riteneva che anche i partigiani avessero parte di responsabilità: la strage era stata una rappresaglia e ricordarla significava riaprire ferite ancora troppo vive, un doppio dolore, insopportabile. Anche in Germania, per lungo tempo, si parlava poco di quei crimini: l'attenzione era tutta rivolta alla ricostruzione, non alle sofferenze inflitte dalle Ss. Poi, lentamente, le cose sono cambiate, da una parte e dall'altra". "Oggi - ha concluso l'ambasciatore tedesco -, questo riconoscimento assume per me un valore ancora più grande e mi riempie di soddisfazione". Commozione e soddisfazione anche da parte del sindaco di Civitella, Andrea Tavarnesi, da sempre impegnato in iniziative dedicate alla memoria dell'eccidio. (ANSA).
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