Il progetto internazionale "We come from there", ideato dallo scultore Dante Mortet e presentato dal presidente della Fondazione Mei, Paolo Masini, propone la realizzazione di grandi sculture in bronzo a forma di mano, che indicheranno l'Italia nei luoghi di approdo dei migranti italiani nel mondo. Queste mani simboleggeranno i sacrifici e gli sforzi degli italiani che nel passato e oggi hanno lasciato il Paese. Il progetto e' stato presentato a Genova, in occasione della quinta edizione del congresso internazionale "Diaspore italiane - rappresentazione e questioni di identita'", che si svolge fino al 7 dicembre presso il Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana (Mei) e il Galata Museo del Mare (Mu.Ma). Il progetto coinvolgera' le citta' italiane di Genova, Napoli, Palermo e Trieste. Intervista a Paolo Masini, presidente della Fondazione Mei, e a Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie.

Turismo radici, in Italia nascera' rete musei sull'emigrazione