Alpini a Conegliano, il programma completo del raduno Triveneto 2025

Conegliano accoglie il raduno Triveneto degli Alpini: attesi 50 mila partecipanti, cerimonie, sfilate, cultura e memoria. Aperto anche il museo del Caffè

Tutto pronto per l'adunata degli alpini a Conegliano
Tutto pronto per l'adunata degli alpini a Conegliano

​​​Finalmente, dunque, il primo giorno del Raduno Triveneto. Che porterà in città almeno 50 mila tra Alpini e loro amici. Già questa mattina i primi arrivi. Il popolo dei caravan; ne sono attesi 150 in area ex Zanussi. Nel pomeriggio, le avanguardie a piedi. Sono i “veci” che accompagneranno la mula del Gruppo Soligo, in pellegrinaggio tra i diversi sacelli delle colline Unesco.

La partenza alle 8, con i bambini dell’asilo e l’alzabandiera per ricordare i morti di tutte le guerre. In serata, per le prime cerimonie, arriverà anche il “presidentissimo” dell’Ana, Sebastiano Favero, di Possagno.

Ieri, dunque, gli ultimi preparativi. Alle 7, i “bocia” del Felettano hanno issato, a 25 metri di altezza, le due aquile di ferro sui nuovi pennoni della Scalinata degli Alpini. Pesavano 8 chili l’una e simboleggiano la forza ed il coraggio delle Penne nere. «Per tutta la giornata i nostri uomini della logistica – informa Gino Dorigo, a capo del Comitato del Centenario – hanno predisposto più di 500 brandine nelle scuole e nelle palestre, per i vari gruppi in arrivo e, ovviamente, prenotati».

Alla Mazzini troveranno ospitalità quelli della Fanfara Cadore. I gruppi Trentini saranno in arrivo domani. E sempre domani, da Vittorio Veneto muoverà su Conegliano il Reparto Salmerie, con 5 muli. Ovviamente in marcia, lungo la Panoramica.

Intanto la segreteria del sindaco Fabio Chies sta raccogliendo le adesioni da parte delle autorità. Il primo a confermare la sua presenza è stato il presidente Luca Zaia. Come il Raduno del 2015 a Conegliano è stato la piattaforma di lancio dell’Adunata del Piave a Treviso nel 2017, così quello di questo fine settimana – dirà Zaia – dovrà fare da apripista dell’Adunata nazionale del 2027 a Verona.

Per Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, in Consiglio regionale del Veneto, «quella degli Alpini di Conegliano è una storia fatta di coraggio e sacrificio, di grandi atti eroici compiuti durante la Guerra, ma anche e soprattutto di tanti gesti quotidiani che, giorno dopo giorno, hanno portato un enorme contributo alla vita civile, alla valorizzazione del patrimonio culturale, al sostegno della società in situazione di emergenza».

Se questo, dunque, è il significato del Raduno, non c’è ragione per il sindaco Chies che qualche malintenzionato voglia trasformare un evento tanto valoriale in un Oktoberfest. «Se ne stia pure a casa: a Conegliano si viene per ringraziare un Corpo di pace e di solidarietà». Gino Dorigo, dal canto suo, assicura che ognuno dei 5200 tesserati ai 30 gruppi della Sezione Ana farà da “sentinella” per il rispetto della dignità e del valore che gli Alpini rappresentano. Dopo l’episodio di Biella, particolare attenzione sarà riservata ai saluti romani.

«Non sarà consentito nessun eccesso di strumentalizzazione politica», garantisce il sindaco Chies, mentre il presidente Favero assicura che «il raduno sarà un’altra opportunità di promuovere il nostro motto “Il noi prima dell’io” che significa volontà di pace, quindi di solidarietà, e pertanto impegno contro la guerra, ogni guerra, e la violenza».

In una città imbandierata, anche le attività commerciali festeggeranno in questi giorni le Penne nere (e bianche, ovviamente).

Il Museo del Caffè Dersut, la struttura museale di via Vecellio 2, sarà aperta straordinariamente domani al pubblico dalle 10 alle 17. Un’occasione per visitatori e partecipanti al Raduno, che potranno scoprire le affascinanti collezioni del museo e approfondire la storia del caffè, accompagnati dai Coffee Specialists della torrefazione, pronti a guidare il pubblico in un percorso tra cultura, tradizione e passione per il caffè.

L’ingresso è gratuito. Castagner, invece, ha realizzato la grappa ufficiale Ana in ricordo del Raduno, sia in versione con grappa bianca di Prosecco che con grappa invecchiata in barrique di Merlot e Cabernet (in linea ovviamente con l’identità vinicola di Conegliano) che saranno vendute nello store dell’Ana, ma saranno a disposizione anche nello spazio Castagner allestito in viale Carducci, insieme alle altre grappe dell’azienda di Vazzola. «Sono cambiati gli Alpini, sono giustamente cambiate le abitudini di consumo, ma nell’immaginario collettivo degli alpini la grappa – afferma Castagner – rimarrà sempre un forte simbolo che parla di casa». 

 

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