Bufera sul docente che ha insultato la figlia di Meloni: cominciò la carriera di insegnante in Friuli negli anni ’80

Stefano Addeo, oggi sospeso dal liceo Medi di Cicciano, lavorò tra il 1985 e il 1993 all’Isis Manzini di San Daniele. Aveva ottenuto un incarico anche a Codroipo. L’episodio social scatena polemiche politiche: «Va licenziato», dice Renzi

Lucia Aviani
Il professor Stefano Addeo
Il professor Stefano Addeo

Ha prestato servizio anche in Friuli, all'inizio della carriera, il professore Stefano Addeo, il docente di tedesco (con cattedra, attualmente, al liceo statale Enrico Medi di Cicciano, in provincia di Napoli) che sul suo profilo Facebook ha augurato alla figlia della premier Giorgia Meloni la stessa tragica sorte toccata alla giovanissima Martina Carbonaro, la 14enne di Agrafola uccisa dall'ex fidanzato.

Fra il 1985 e l'anno scolastico 1992-93 Addeo - ora sospeso dal proprio ruolo, per provvedimento disciplinare appena emesso dal direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale della Campania - ha insegnato tedesco all'Isis Manzini di San Daniele, nell'allora indirizzo di Ragioneria.

La conferma arriva dai vertici dell'istituto superiore, dove tuttavia alla luce del lungo tempo trascorso - si parla appunto di una quarantina d'anni fa - nessuno conserva più memoria di lui: «I professori di allora sono andati tutti in pensione, ormai», commenta la dirigente scolastica Carla Cozzi, che era infatti all'oscuro (come l'intero corpo docente) della passata presenza di Stefano Addeo nella scuola da lei guidata.

Nemmeno fra i professori in quiescenza, peraltro, si conserva il ricordo del personaggio, forse anche in conseguenza del fatto che le supplenze affidategli erano state contraddistinte da fasi di didattica a scavalco con altri plessi. Nella cittadina collinare, in ogni caso, l'insegnante campano ha lavorato - pur a periodi alterni, magari con cattedre di poche ore - per circa 7 anni.

Successivamente aveva ottenuto un incarico a Codroipo. Sull'episodio che lo ha visto protagonista interviene con toni pesanti il senatore Matteo Renzi: «Un professore campano - ha scritto nella sua e-news - ha augurato alla figlia di Giorgia Meloni di fare la fine della povera Martina. Per me va licenziato. Dicono: eh, ma il prof ha ingerito delle pasticche. Sono favorevole a tutte le cure possibili. Ma l'atteggiamento di chi scrive certe cose per me non è compatibile con la funzione educativa.

E il fatto che tenti di giustificarsi sostenendo che quel messaggio lo ha scritto l'intelligenza artificiale è ancora più assurdo: quelle parole non sono figlie dell'intelligenza artificiale, ma dell'idiozia naturale».

Riproduzione riservata © Il Piccolo