Elezioni europee, sondaggio Swg: prioritario per il 44% investire per migliorare la ferrovia esistente

Dal punto di vista del cittadino, l’infrastruttura da migliorare con maggiore urgenza è senz’altro la linea ferroviaria esistente
Giovanni Tomasin

Il potenziamento della rete ferroviaria esistente è la priorità per quasi la metà (44%) dei cittadini del Triveneto interpellati nel corso del sondaggio Swg. Al secondo posto, a discreta distanza al 23%, viene la realizzazione della terza corsia dell’A4, mentre la realizzazione di una linea ad alta velocità si ferma al 12%.

Il quesito proposto è: “Su quale tra queste infrastrutture ritiene sia prioritario investire nei prossimi anni?”. I risultati si discostano leggermente tra Triveneto e la circoscrizione nel suo complesso, ma senza differenze sostanziali.

Dal punto di vista del cittadino, l’infrastruttura da migliorare con maggiore urgenza è senz’altro la linea ferroviaria esistente. Il piano di potenziamento (alta capacità) e velocizzazione della linea da Venezia - Mestre a Trieste, atteso da oltre un decennio, attende ancora una chiusura progettuale e dal punto di vista dei conti: se l’opera costa 1,8 miliardi di euro, i fondi stanziati finora ammontano a soltanto 278 milioni (provenienti dalle casse del Ministero competente, di Cassa depositi e prestiti e di Regione Fvg).

L’opera si articola in tre fasi, ma soltanto la prima – parrebbe per ragioni di fattibilità e tempistiche – è stata inserita nel perimetro del Pnrr: questa fase prevede il miglioramento tecnologico della linea da Mestre a Ronchi Sud, con l’eliminazione di alcune opere d’arte che limitano la velocità e la soppressione di cinque passaggi a livello. Sulla carta, questa fase dovrebbe chiudersi entro l’anno prossimo: dal Pnrr sono arrivati in tutto 70 milioni.

Oltre venti punti percentuali più in basso, al 23%, troviamo l’ampliamento della terza corsia dell’A4: anche in questo caso un’opera decennale, resa necessaria da evidenti esigenze di sicurezza e da bisogni di carattere economico, è comunque presente nella mente degli elettori a sufficienza da avere il secondo posto. Altri dieci punti più giù (al 12%) troviamo la realizzazione di una linea ad alta velocità: il Tav già arriva a Venezia e Mestre, la sua prosecuzione riguarderebbe eventualmente la tratta verso il Friuli Venezia Giulia. Un’ipotesi che la politica ha accantonato da tempo per questioni di costi (quantomeno sette miliardi) e difficoltà progettuali e ambientali, tali da renderla meno competitiva rispetto alla velocizzazione della linea esistente.

Infine il 5% soltanto ritiene prioritario investire sulle infrastrutture portuali, che pure hanno un ruolo di primissimo piano nell’ambito del Pnrr e costituiscono una risorsa fondamentale per un possibile sviluppo futuro dei territori del Triveneto, mentre il 4% pensa che la priorità vada data al trasporto marittimo. Parimenti al 6%, infine, le opzioni “Nessuna di queste” e “Non saprei”. —

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