Utilizzavano il jammer per rubare nelle auto in autogrill: quattro arresti

Lo scorso 19 agosto quattro persone sono state colte in flagranza nella stazione di Arino Ovest. Gli agenti della polizia di Udine li avevano seguiti dalla mattina

Un frame del video catturato dalle telecamere di sorveglianza
Un frame del video catturato dalle telecamere di sorveglianza

Facevano tappa in tutti gli autogrill sulla rete autostradale del Nord Est, tentando di rubare nelle auto in sosta anche grazie all’utilizzo del jammer, un dispositivo in grado di disturbare le frequenze e di impedire le chiusure centralizzate delle auto. Lo scorso 19 agosto quattro persone sono state arrestate il flagranza, mentre tentavano di rubare il portafogli di un automobilista che dormiva nella sua macchina nella stazione di Arino Ovest, in provincia di Venezia.

Furti con il jammer negli autogrill, ecco i ladri in azione: il video

Dalla prima mattina gli agenti della Squadra Mobile e della Sezione Polizia Stradale di Udine si erano messi sulle tracce dei quattro uomini che, a bordo di autovettura a noleggio, percorrevano la A23 da nord a sud, e poi la A4 in direzione Venezia, transitando e sostando, in modo sospetto, in ogni area di servizio.

Dopo aver tentato di aprire alcune autovetture in sosta nelle aree di servizio di “Gonars Nord” e “Calstorta Nord”, i quattro uomini, cittadini georgiani di età compresa fra i 38 ed i 47 anni, in Italia senza fissa dimora, sempre seguiti dagli agenti, si sono fermati verso le ore 13.30 nell’area di servizio “Arino Ovest” in provincia di Venezia, e qui, con modus operandi collaudato, svolgendo ognuno il proprio compito, utilizzando un disturbatore di frequenze “Jammer” , dalle innocue apparenze di un hard disk portatile, sarebbero riusciti ad impedire la chiusura centralizzata di un’auto condotta da turisti francesi, nel frattempo accomodatisi all’autogrill, entrarvi e rovistare tra tutti i bagagli indisturbati per una decina di minuti, senza però trovare all’apparenza qualcosa di valore. Poco dopo, nello stesso parcheggio, uno di loro, accortosi di un automobilista che stava dormendo all’interno della propria auto in sosta con i finestrini anteriori abbassati, avrebbe aperto il vano portaoggetti e sottratto il portafoglio dell’uomo con all’interno 800 euro in contanti. A quel punto i poliziotti hanno bloccato tutti e quattro i complici e li hanno condotti in Questura.

Come funziona il "jammer", il dispositivo utilizzato per i furti e che blocca la chiusura delle auto

I quattro stranieri sono stati arrestati per furto aggravato in concorso ed, inoltre, deferiti all’Autorità Giudiziaria anche per i tentativi precedenti, l’utilizzo del disturbatore di frequenza ed il reato di ricettazione, essendo stati trovati in possesso ingiustificato di denaro contante (1815 euro, 100 dollari americani e 1450 franchi svizzeri), due borsette di valore, 6 bracciali in oro e argento, 5 anelli, una catenina e due paia d’orecchini tutti in oro e due orologi di valore, tutti beni (per un valore di circa 20.000 euro) posti sotto sequestro unitamente al “Jammer”. L’auto a bordo della quale viaggiavano è stata sottoposta a fermo amministrativo per alcune violazioni del Codice della Strada ed i mancati pagamenti dei pedaggi autostradali. Gli uomini sono stati condotti al termine delle attività presso il carcere di Venezia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e muniti di foglio di via obbligatorio del Questore da tutta la provincia di Udine per due anni.

La posizione dei soggetti è stata sottoposta anche alla Divisione Anticrimine della Questura di Venezia per l’adozione di eventuali misure di prevenzione nei loro confronti.

Sono in corso ulteriori verifiche per individuare altre eventuali persone offese e restituire poi quanto sequestrato ai legittimi proprietari.

Nell’occasione, specialmente durante l’attuale stagione delle vacanze estive, la Polizia di Stato raccomanda a tutti gli automobilisti in sosta in aree di servizio o parcheggi di centri commerciali o attrazioni turistiche di verificare sempre di aver effettivamente chiuso le portiere dell’auto, onde non incorrere in spiacevoli sorprese!

Si precisa che il procedimento penale non risulta concluso e la colpevolezza dei soggetti dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile.

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