Omicidio di un 26enne in Slovenia: accusati due residenti nel Goriziano

Il delitto risale a gennaio 2022: i due, all’epoca dei fatti, erano minorenni e incensurati. Sul corpo del giovane erano state rinvenute numerose ferite da arma da taglio. Un delitto probabilmente maturato nell’ambito della vendita e consumo di sostanze stupefacenti

La polizia italiana e slovena
La polizia italiana e slovena

Due persone, residenti nel Goriziano, sono attualmente sottoposte a procedimento penale al termine delle indagini congiunte della Polizia di Stato italiana e di quella slovena per l’omicidio di un 26enne, avvenuto il 10 gennaio 2022 in un’area verde nelle vicinanze del confine, tra via Della Cappella a Gorizia, e Streliska Pot, a Nova Gorica. Lo rende noto la Questura di Gorizia.  I due, all’epoca dei fatti, erano minorenni e incensurati.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Gorizia e dalla Polizia Criminale di Nova Gorica nell’ambito di una squadra investigativa comune istituita con il supporto di Eurojust, sono state coordinate congiuntamente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Trieste e dalla Procura Distrettuale di Nova Gorica.

A nova gorica, sopra il tunnel della castagnavizza
Trentenne trovato cadavere appena al di là del confine
Bumbaca Gorizia 16.08.2013 Bomba Salcano Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Tutto inizia l’11 gennaio 2022, quando un passante ha rinvenuto il corpo privo di vita del giovane e allertato i soccorsi italiani. Gli accertamenti hanno evidenziato che il cadavere si trovava a pochi metri oltre il confine, in territorio sloveno, circostanza che ha reso necessario l’immediato coinvolgimento delle autorità di quel Paese.

La macabra scoperta era avvenuta sopra al tunnel della Castagnavizza. Il corpo era adagiato a terra e, accanto, c’era una bicicletta di marca “Nakamura”.

Dalle prime verifiche, la Polizia Criminale slovena ha accertato che la morte, avvenuta la sera precedente, era riconducibile a numerose ferite da arma da taglio e verosimilmente maturata nell’ambito di un contesto legato alla vendita e al consumo di sostanze stupefacenti.

Nel corso delle indagini, le forze dell’ordine hanno concentrato l’attenzione su due sospettati italiani, all’epoca minorenni e incensurati. Alla luce degli elementi raccolti, la competenza è passata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Trieste, che ha formalizzato in brevissimo tempo la costituzione della squadra investigativa comune con la Procura di Nova Gorica.

Le successive attività - tra cui analisi di dati e tracce biologiche, perquisizioni e confronto delle risultanze delle immagini degli impianti di videosorveglianza estrapolate nei due Paesi - hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due indagati, che sono anche stati sottoposti dal Gip del Tribunale per i minorenni di Trieste alla misura cautelare delle prescrizioni con divieto di espatrio.

Le attività si sono concluse negli scorsi giorni con la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari e con gli ultimi interrogatori degli interessati, dei quali non vengono rese note le generalità in ragione della minore età all’epoca dei fatti.

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